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Franco Battiato in "Diwan - L'essenza del reale"

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Teatro Curci di Barletta sabato 11 giugno ore 21.00 - prima nazionale Franco Battiato in "Diwan - L'essenza del reale" Un progetto Fondazione Musica per Roma Franco Battiato - voce, Sakina Al Azami – voce; Nabil Salameh – voce Carlo Guaitoli- tastiere, Her - violino , Gianluca Ruggeri- per...

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Teatro Curci di Barletta
sabato 11 giugno ore 21.00 – prima nazionale
Franco Battiato in “Diwan – L’essenza del reale”

Un progetto Fondazione Musica per Roma
Franco Battiato – voce, Sakina Al Azami – voce; Nabil Salameh – voce Carlo Guaitoli- tastiere, Her – violino , Gianluca Ruggeri- percussioni, Jamal Ouassini – violino arabo andaluso, Abdesslam Naiti – kanun/liuti, Bouchaib Amar – flauti arabi Nay Testi: Poeti arabi siciliani del X secolo. Le opere in programma condurranno lo spettatore nel magico mondo poetico del X°secolo, in particolare nella grande tradizione poetica araba siciliana.

L’amore raccontato dai poeti della mia Sicilia
Ci siamo abituati negli ultimi anni in Italia a sprecare, a scialacquare parole. E più vengono usate a vuoto e più le parole perdono peso e colore, s´assottigliano, si usurano come un tessuto liso. Le recenti letture dantesche hanno avuto uno strepitoso successo in tv forse perché ci riconsegnano l´intatto valore della parola. Ora si presenta una splendida occasione per riassaporare altre e più antiche parole, quelle che sono a un tempo l´origine stessa della nostra lingua e civiltà letteraria. Ma io personalmente non sono uno studioso della materia, ne sono particolarmente attirato, questo sì, per una specie di orgoglio di campanile, lo confesso, e quindi vorrei ora dedicare qualche rigo alla spiegazione di un aggettivo, gioiosa, che ho usato iniziando a parlare di quest´opera. Perché gioiosa? Perché i poeti della scuola siciliana di cultura occidentale e orientale non facevano altro che parlare dell’amore, ragionare sull’amore, cantare l’amore. E l’amore, quando porta con sé sofferenza e pena, resta comunque un sentimento vitale e rivitalizzante.

Una leggenda dice che Federico amava riunire i poeti della sua corte a Enna, l’ombelico della Sicilia, dove aveva fatto costruire, oltre a un castello, anche una torre ottagonale nella quale gli scanni in pietra erano tutti uguali. Egli sedeva lì, accanto agli altri, non era nemmeno primus inter pares, si era spogliato di ogni emblema imperiale, e leggeva ai compagni le sue poesie per la donna amata (forse nessuna delle tre che sposò), attendendone con una certa trepidazione il giudizio.
«Meravigliosamente /un amor mi distringe», attacca Giacomo da Lentini. «Gioiosamente canto /e vivo in allegranza, /ca per la vostr´amanza /madonna, gran gioia sento», gli fa seguito Guido delle Colonne. «Rosa fresca aulentissima», così Cielo d’Alcamo definisce l’amata. «Allegramente canto», dichiara Iacopo Mostacci. «Ben mi deggio alegrare», concorda Ruggerone da Palermo. E Rinaldo d´Aquino: «Per in amore vao sì allegramente…». E Stefano Protonotaro: «Pir meu cori allegrari…». Mi fermo qui. Concludendo con un suggerimento ai severi cultori della sacralità della poesia potrà apparire addirittura blasfemo. Ma ricordo che un poeta come Paul Eluard usava dire che la poesia non solo non è sacra, ma deve servire agli uomini per uso quotidiano. Il suggerimento nasce da una domanda: vi piacciono le storie d´amore? Se la risposta è sì, allora non temete, e comunicate la vostra inevitabile emozione a chi sta accanto a voi. La poesia è fatta per questo, per essere condivisa nemmeno l’Imperatore di sentirà offeso.
Andrea Camilleri

Platea e Palchi centrali euro 35,00/ ridotto euro 30,00 – Palchi laterali euro 25,00/ ridotto euro 20,00 – Loggione euro 20,00/ ridotto euro 15,00

biglietti in vendita presso il botteghino del Teatro Curci e www.pugliasounds.it

Barletta
Teatro Curci
ore 21.00
ingresso a pagamento
Info. 0883.332456