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Fratelli Bianchi, parla l'amico Omar Shabani: "I condannati dovevano essere quattro"

Fratelli Bianchi

Omar Shabani, amico dei fratelli Bianchi, ha commentato la sentenza sull'omicidio. Secondo lui, i condannati all'ergastolo dovevano essere quattro.

L’amico dei fratelli Bianchi, Omar Shabani, ha commentato la sentenza sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Ha sottolineato che, secondo lui, i condannati all’ergastolo dovevano essere quattro.

Fratelli Bianchi, parla l’amico Omar Shabani: “I condannati dovevano essere quattro”

Omar Shabani, 26enne amico dei fratelli Bianchi, ha parlato per la prima volta dopo la condanna all’ergastolo per Gabriele e Marco, accusati di aver pestato a morte Willy Monteiro Duarte. “Ho detto al processo quello che avevo visto ma non sono stato ascoltato, altrimenti all’ergastolo ci sarebbero anche Pincarelli e Belleggia” ha dichiarato. Da mesi è agli arresti domiciliari per il reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. “Ero lì ma non ho toccato nessuno. Facevo parte della comitiva ma non sono io quello che ha preso a calci Willy. Sono solo un testimone di quella notte. Io non c’entro” ha sottolineato Shabani, che ha spiegato di non aver fomentato i Bianchi. “Noi non c’eravamo resi conto che il ragazzo fosse morto. Uno esclude a priori la possibilità della morte e noi non potevamo immaginarla in quel momento” ha spiegato, sottolineando che la sua vita è cambiata.

Sono diventato padre e ora anche io vedo le cose da un altro punto di vista. Per tutti sono l’amico dei Bianchi e di conseguenza un poco di buono. Mi sono permesso di commentare la sentenza di Serena Mollicone, la ragazza uccisa ad Arce, e mi sono piovute accuse sui social. Non ho più il diritto di esprimere un parere. Ricevo lettere di minaccia anonime” ha aggiunto Shabani, che non vuole denunciare perché dice di non avere soldi da buttare in avvocati. “Quella fu una rissa di paese. Voi non lo sapete come funziona nelle piazze di paese. Ci si scontra, si fa anche a botte, purtroppo è così” ha aggiunto.

Shabani andrebbe a trovare i Bianchi

Shabani, in un’intercettazione dei carabinieri, il giorno dopo l’omicidio di Willy, aveva raccontato di essersi voluto allontanare dai fratelli Bianchi ma di non aver avuto il coraggio di dirglielo apertamente. Oggi, invece, dice che andrebbe a trovare i due fratelli in carcere, ma non può in quanto “pregiudicato“. Il giovane ha parlato anche del suo lavoro. “Faccio il carrozziere, anzi sono responsabile del settore con un contratto a tempo indeterminato, sono orgoglioso del mio lavoro purtroppo non mi danno il ‘lavorativo’. Ho iniziato a lavorare a 16 anni come ‘fruttarolo’ e non ho mai smesso” ha aggiunto.