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Fratelli d’Italia, Procura di Milano apre inchiesta per riciclaggio e finanziamento illecito

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Dopo la video inchiesta di Fanpage.it, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per riciclaggio e finanziamento illecito, su richiesta dei Verdi.

In seguito alla video inchiesta di Fanpage.it, la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta che riguarda Carlo Fidanza e altri membri di Fratelli d’Italia.

Fratelli d’Italia, Procura di Milano apre inchiesta per riciclaggio e finanziamento illecito

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo su Carlo Fidanza e altri membri di Fratelli d’Italia. L’iniziativa è stata intrapresa a seguito della video inchiesta diffusa da Fanpage.it e risponde all’esposto-denuncia presentato dai Verdi che ipotizza l’esistenza di un’ipotesi di reato corrispondente ad attività di riciclaggio e di finanziamento illecito ai partiti.

A quanto si apprende, dell’inchiesta si occuperanno i pm Piero Basilone e Giovanni Polizzi. Inoltre, nel pomeriggio di venerdì 1° ottobre, la Guardia di Finanza si è recata presso la Procura di Milano per discutere dei punti salienti dell’inchiesta.

In merito alla vicenda, una fonte vicina alla Procura ha precisato: “Il video ha vari profili, valuteremo tutto”.

L’intenzione della Procura di Milano consiste nell’entrare in possesso, nel minor tempo possibile, dell’intero girato dal quale è stata estratta la video inchiesta diramata da Fanpage.it. Nel frattempo, il fascicolo aperto è tutelato dal massimo riserbo. Ciononostante, sulla base delle indiscrezioni sinora trapelate, se l’esposto-denuncia dei Verdi indica come ipotesi di reato il riciclaggio e il finanziamento illecito, i pm milanesi potrebbero dover indagare anche su un altro aspetto della vicenda. Si tratta, in particolare, dell’apologia di fascismo, apparsa in modo evidente attraverso alcuni gesti ed alcune frasi inseriti nel filmato diffuso da Fanpage.it.

Fratelli d’Italia, Procura di Milano apre inchiesta: l’esposto-denuncia dei Verdi

Per quanto riguarda l’esposto-denuncia dei Verdi che ha fatto scattare l’inchiesta aperta dalla Procura di Milano, il documento è stato è stato firmato da Angelo Bonelli ed Eleonora Evi ed è stato inviato al procuratore capo di Milano, Francesco Greco. In questo modo, i Verdi hanno chiesto di chiarire ogni aspetto della scabrosa vicenda.

Nel testo dell’esposto-denuncia presentato da Europa Verde-Verdi, è possibile leggere quanto segue: “Quanto riportato nel servizio, se fosse confermato, prefigurerebbe i reati di riciclaggio e finanziamento illecito ai partiti – e, rivolgendosi al procuratore capo di Milano, prosegue –. Le chiediamo pertanto di valutare con urgenza l’opportunità di aprire un’indagine per accertare se nei fatti descritti dal video inchiesta siano stati commessi reati e conseguentemente di adottare i provvedimenti di legge”.

Fratelli d’Italia, Procura di Milano apre inchiesta: le richieste dei Verdi

L’esposto-denuncia firmato da Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, poi, si sviluppa sollecitando il procuratore capo di Milano, Francesco Greco, a intervenire “nella maniera più celere possibile al fine di evitare ulteriori conseguenze ed eventuali reiterazioni dei comportamenti”.

I firmatari dell’esposto chiedono anche “di essere informati di ogni eventuale richiesta di proroga delle indagini e di essere avvisati di un’eventuale richiesta di archiviazione”.

Infine, nell’esposto-denuncia dei Verdi, vengono citati in particolare due momenti della video inchiesta di Fanpage.it ossia il momento in cui Carlo Fidanza, parlamentare europeo di Fratelli d’Italia, “chiede all’imprenditore (il giornalista infiltrato, ndr) il finanziamento per la campagna elettorale in ‘Black’, cioè in nero” e il momento in cui Roberto Jonghi Lavarini, noto come il “Barone nero”, “coordinatore della campagna elettorale di Fdi a Milano, spiega che attraverso dei loro commercialisti hanno delle ‘lavatrici’ per rendere puliti i soldi versati in nero. Il Barone nero spiega sempre all’imprenditore che il sistema lavatrici lo hanno usato in altre circostanze elettorali”.