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Fre: "La mia Milano tra ispirazione e leggerezza"

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"Sott’acqua dovrebbe, nella sua malinconia, farci ragionare con la sua positività palese": l'intervista al rapper Fre per Notizie.it.

Il rapper milanese Fre artista con oltre 1 milione di visusalizzazioni su Youtube e con più di 1 milione di streams su Spotify torna con il con il singolo “Sott’Acqua” (Pasta e Flow Entertainment\ Warner Music) scritto e prodotto presso il Wall of Sond di Milano. Un brano che invita ad emergere, a non gettare la spugna, lottando in ogni difficoltà. Nel percorso artistico di Fre, le radici salde della grande metropoli meneghina, tra ispirazione e musica, capitale che ti assorbe e da cui puoi trattare idee e scrittura, in cui voglia e passione fanno da sfondo alla genesi di un rap urbano, fatto di quotidianità, ma anche vita vissuta.

Cosa rappresentano musicalmente per un giovane rapper, luoghi come la periferia e la metropoli di una grande città come Milano?

Fondamentalmente ispirazione. Io personalmente mi trovo bene nella città, faccio fatica a restare per lunghi tempi in posti come il mare o la montagna, mi sembra di non fare niente e di perdere soltanto tempo. Milano offre ottimi spunti, c’è una presenza importante di arte e artisti, di etichette, agenzie e molto altro, diciamo tutto quello che serve per cominciare un progetto. Cose che forse a molte città italiane manca. Milano è Ispirazione per la musica anche per i racconti di vita quotidiana: tutto questo accompagna il percorso artistico di un rapper che spesso racconta situazioni di vita vera. In ogni caso io sono molto versatile quindi da Milano assorbo tutto, se a volte posso essere più profondo delle volte posso essere più leggero. La città ha tante facce. Milano può essere anche leggerezza.

I primi mixtape e le collaborazioni con artisti come Tormento, Vacca, Dj Fede. Ci racconti gli inizi della carriera di Fre?

È parte di un percorso vecchio, che onestamente non mi ha portato nulla, se non ad allargare la mia rete di contatti e fare un po’ di esperienza. Emergere nella musica è molto difficile. La competizione è molto alta, non sai mai quando può essere il tuo momento. Se prima le collaborazioni che ho fatto non hanno portato a nulla, oggi credo che sia completamente diverso. So cosa fare e ho tante cose da dire. Ripensando all’inizio tutto è iniziato un po’ per gioco, mi è sembrato che piano piano la cosa mi piacesse molto e ora non posso farne a meno. Dopo un periodo di stop ho ripreso e ora vivo in pace con me stesso, perché faccio quello che mi piace, anche se so che posso fare di più e lo farò.

Nel tuo percorso artistico, iniziale, quali erano i tuoi rapper o artisti di riferimento?

Ho stima un po’ di tutti quegli artisti che alla fine ce l’hanno fatta e non hanno mollato perché ci hanno davvero creduto. Non ascoltavo nessuno in particolare, quando c’erano le uscite discografiche ascoltavo un po’ tutto di ogni traccia dell’album o disco di qualunque rapper che pubblicasse, e poteva ispirarmi davvero anche un semplice suono, così come un’idea che mi veniva in mente prima di dormire. Nomi, non saprei…

Fre

Ci apprestiamo ad un nuovo ventennio musicale, proiettato in una next generation. Come valuti la nuova scena rap italiana?

Sono tutti molto forti, emergenti o non si difendono bene ma quelli che veramente spiccano non sono tanti… la differenza la fanno sempre quelli che hanno fatto la storia e che molte volte trainano i nuovi, con dei featuring che fanno aumentare la visibilità. Le tracce mi sembrano tutte simili tra loro, di pezzi così originali non ne ho sentiti se devo essere sincero, manca originalità, qualcuno scimmiotta.Nel complesso è tutto un po’ rallentato in questo momento, vediamo cosa succede nel prossimo periodo.

Il tuo ultimo singolo “Sott’Acqua”, ha raggiunto 1 milione di views su Youtube . Come si raggiungono tali traguardi?

È sempre una bella sensazione. Considerando che i numeri sono importanti, non posso che essere contento. Ci siamo arrivati facendo tanti ragionamenti e anche oggettiva fatica. Comunque la cosa principale è che ci crediamo, quindi è la conseguenza di un ottimo atteggiamento nel lavoro in squadra e nel nostro caso di reggere la pressione perché per adesso facciamo più fatica di altri, però ci arriviamo lo stesso.

Sott’Acqua è un chiaro riferimento a non smettere mai di lottare e sognare, nonostante tutto quello ci circonda ci possa influenzare negativamente. Quali sono gli obiettivi, che secondo te, un uomo nella vita deve porsi per realizzare se stesso e quello che vuol diventare?

Quello che secondo me è importante nella vita è trovare la pace con se stessi e vivere realizzati facendo quello che veramente ci piace fare. Il risultato è importante, la costanza premia sicuramente. La vita è piena di difficoltà, Sott’acqua dovrebbe, nella sua malinconia, farci ragionare con la sua positività palese, nel farci capire che bisogna tirare fuori la testa dall’acqua e iniziare ad essere quello che siamo e tornare a vivere. Può sembrare banale ma è così. Io con le persone negative faccio fatica a parlare, il mondo abbonda già di negatività e non serve aggiungere fango al fango. Ho già cambiato mood, e manterrò questo.

La musica è anche sacrificio, sudore e passione. Quali sono i prossimi “traguardi” di Fre?

Mi aspetto di sudare tanto, di passare giornate no è dopo il no, di vedere quel bagliore di luce che ti dice che tutto va bene. Ci sono abituato, non sarà mai diverso perché non mi accontento mai. Il mio prossimo traguardo è confermare quanto fatto fin adesso ma con un mattone in più.