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Freedom Convoy, il movimento nato in Canada potrebbe approdare in Italia

Freedom Convoy Italia

Il movimento Freedom Convoy non risparmia l'Italia. Probabili manifestazioni a Roma il 14 febbraio 2022. Camionisti e no vax hanno già occupato Ottawa e Wellington. In Europa Bruxelles è stata presa di mira.

Il Freedom Convoy molto probabilmente approderà in Italia. Quesa non è una buona notizia in quanto si potrebbero creare disagi alla viabilità e a molti cittadini. Il movimento nato in Canada sta facendo il giro del mondo ed era inevitabile che toccasse anche all’Europa.

I Freedom Convoy vogliono occupare Roma

La data segnata sul calendario è il 14 febbraio 2022. Per molti la festa degli innamorati, ma per i camionisti e i no vax italiani è una data ancora più importante perché segna l’inizio di una marcia per chiedere formalmente la fine della pandemia e di tutte le restrizioni ad essa collegate. La città presa di mira non poteva che essere la capitale, ossia Roma. Guai a chiamarli no vax però. Molti di coloro che aderiscono al movimento Freedom Convoy ci tengono a precisare sui gruppi Telegram che non hanno nulla contro il vaccino, ma sono solo contrari al fatto che si viva in un perenne stato di pandemia. Non si sa ancora chi sia il portavoce italiano del movimento. A differenza del resto d’Europa e del mondo, in Italia l’adesione al Freedom Convoy è minore.

Presa di mira anche Bruxelles

Oltre al 14 febbraio, anche il 22 febbraio 2022 è segnata come data importante per il movimento. La marcia dei Freedom Convoy europei muoverà su Bruxelles, capitale del Belgio e, cuore pulsante dell’Unione europea. I camionisti ed altri manifestanti hanno fornito l’itinerario di viaggio su Telegram e sono pronti ad occupare la capitale belga e rivolgersi alle massime cariche istituzionale del nostro Continente. La situazione, per i vari leader europei, al momento non è preoccupante. Alcuni già stanno cercando una soluzione per arginare eventuali problemi.

Il movimento Freedom Convoy in Canada non molla

Il movimento Freedom Convoy è nato in Canada, dopo che il governo ha impedito ai camionisti non vaccinati di entrare nel Paese. In Canada vige l’obbligo vaccinale per quasi tutti i lavoratori, inclusi i camionisti. Il Freedom Convoy ha occupato la capitale Ottawa e non è intenzionato ad andare via. Sono fortissimi i disagi che sta vivendo la popolazione locale. I camionisti e i no vax canadesi vogliono solo una testa, quella di Justin Trudeau. Il premier canadese, al momento, è in una località sicura. Si apprende da Fanpage, che il capo della polizia di Ottawa ha associato molti dei manifestanti del Freedom Convoy a gruppi di estrema destra canadese. Intanto, in Canada, il Freedom Convoy, ha ottenuto oltre 5 milioni di dollari grazie a delle donazioni sulla piattaforma di raccolta fondi GoFundMe.

Il Freedom Convoy in Nuova Zelanda: il governo li ignora

Non solo il Canada e l’Europa, ma anche l’Oceania è interessata a questo movimento che sta facendo parlare di sé da fine Gennaio 2022. La capitale neozelandese Wellington è stata occupata dai Freedom Convoy, che hanno manifestato pacificamente all’esterno del parlamento della Nuova Zelanda. Il presidente neozelandese e la sua compagine governativa non ha dato ascolto ai manifestanti, in quanto si tratta di meno di circa il 4% di tutto il territorio nazionale. Le persone vaccinate in Nuova Zelanda, e quindi non soggette ad alcun tipo di restrizione, sono quasi il 97% della popolazione.