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Friuli, consiglieri a fine legislatura: 16mila euro a seduta

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In Friuli, tre neo-consiglieri riceveranno 16mila euro per nessun giorno di lavoro, essendo subentrati a fine legislatura.

In Friuli, tre neo-parlamentari sono stati sostituiti con tre nuovi consiglieri pronti a subentrare per il tempo necessario a convalidare la nomina. Essendo la legislatura quasi finita, infatti, i neo incaricati riceveranno 16mila euro per essere presenti a una sola seduta, quella in cui assisteranno alla ratifica della surroga.

Consiglieri del Friuli per un giorno

Sembra che a Trieste, nella regione a statuto speciale del Friuli Venezia-Giulia, i consiglieri abbiano capito come incassare 16mila euro senza lavorare neppure un giorno. L’incarico, infatti, prevede l’impegno politico-amministrativo da consigliere regionale per un mese virtuale.

Il fatto, che ha generato un sentito dibattito, è iniziato con le dimissioni, a meno di quattro settimane dall’inizio della nuova legislatura, di tre neo-eletti a Roma: Luca Ciriani, ex vicepresidente regionale (eletto con Alternativa Popolare-Fratelli d’Italia) diventato senatore, e i due neo deputati, l’ex presidente regionale Renzo Tondo (che era il candidato governatore di Forza Italia, poi sacrificato al leghista Massimiliano Fedriga) e il forzista Roberto Novelli. Ai tre sono subentrati altrettanti neo-consiglieri. Si tratta di Luigi Cacitti, Markus Maurmair e Micaela Sette.

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La vicenda ha generato ovviamente diverse polemiche provenienti dagli ambienti più vari, a partire da Alternativa Popolare-Fratelli d’Italia. L’attuale sindaco di Valvasone Maurmair, infatti, ha criticato aspramente i colleghi che riceveranno l’indennità per nessun giorno di lavoro. Il primo cittadino ha comunicato che intende rinunciare all’indennità che gli spetta e di non avere neppure comunicato le proprie coordinate bancarie. La sua intenzione, come trapela dalle dichiarazioni, sarebbe quella di protestare contro l’inutilità delle surroghe a un mese dal voto. Se tuttavia Maurmair decadesse prima della fine legislatura, sarebbe pronto al subentro Fabiano Filippin. In questo modo, il progetto del sindaco di Valvasone non farebbe che ritorcersi contro di lui, perché, come riporta il quotidiano “Il Piccolo”, Filippin non farebbe a meno dello stipendio.

Oltre a Filippin, anche Cacitti non rinuncerebbe all’indennità. L’ex coordinatore di Forza Italia in Alto Friuli non si è seduto neppure con i forzisti il giorno della ratifica della surroga, preferendo invece ex Ncd ed ex Ap. Cacitti, dimessosi dalla carica di coordinatore del partito dopo la nomina di Tondo a candidato governatore, ha dichiarato alla stampa che prenderà l’indennità, essendosi sempre impegnato a favore della Regione. Micaela Sette, invece, ha giudicato l’indennità “pura demagogia”.