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"Frizzi mi ha salvato la vita": la storia di Valeria

Frizzi

Valeria Favorito fu salvata dalla leucemia nel 2009 grazie alla donazione di midollo di un donatore, che poi scoprì essere Fabrizio Frizzi

Valeria Favorito è giovane veronese che è guarita da una forma particolarmente aggressiva di leucemia mieloide acuta. La sua guarigione, avvenuta nel 2009, fu resa possibile grazie alla generosità di Fabrizio Frizzi. “Dicevamo che i miei sintomi erano quelli di una gastrite nervosa o che si trattava di capricci da bambina… Invece, avevo la leucemia”. Così aveva raccontato Valeria dopo essere miracolosamente guarita.

Era il maggio del 2000. Il nome del donatore non può essere rivelato, ma l’allora bambina veronese ricevette le cellule staminali emopoietiche che le salveranno poi la vita. Per uno strano e sorprendente gioco del destino, Valeria e il suo donatore si incontreranno e si abbracceranno. Il suo salvatore è niente meno che Fabrizio Frizzi: una straordinaria storia di ordinaria solidarietà che vale la pena conoscere per comprendere appieno il carattere del presentatore scomparso questa notte all’età di 60 anni.

Fabrizio Frizzi, in quel periodo del 2000, stava girando una fiction e conduceva in tv “Per tutta la vita” insieme a Romina Power. Qualche tempo prima, nel 1994, aveva fatto un prelievo del sangue e si era iscritto nel registro dei donatori di midollo osseo. “L’ho fatto perché ho pernsato non bastasse solo chiedere la disponibilità della gente in tv. Racconto quello che ho fatto per provare ad attirare l’attenzione sulla necessità delle donazioni”. Così aveva dichiarato il presentatore.

Fabrizio Frizzi: il gesto di grande solidarietà

Una bambina siciliana all’epoca 11enne, Valeria Favorito, malata di una grave forma di leucemia mieloide acuta, ha avuto così bisogno di lui, immediatamente. Per giustificare la sua assenza dal programma televisivo del sabato sera, Romina Power aveva spiegato dal palcoscenico: «Fabrizio oggi non c’è perché domenica scorsa ha fatto una cosa molto bella, una cosa importante per qualcuno». Poche parole ma che fanno intuire al papà di Valeria che lui possa essere il donatore, che per legge deve rimanere anonimo. «Il midollo di Frizzi ha salvato una donna», titolano poi in quei giorni le riviste e giornali nazionali.

Dopo alcuni anni di cure, Valeria chiese al centro medico di Genova dove era in cura di poter ringraziare, anche solo via lettera, il suo donatore. Lei sa solo che è un personaggio noto. Lui le risponde firmandosi Fabrizio. Lei mette insieme i pezzi e decide di provare a incontrarlo. Lo raggiunge quindi a Verona durante la Partita del Cuore. «La più bella sorpresa della mia vita”, racconterà poi Fabrizio. “Stava finendo la diretta e già scorrevano i titoli di coda, quando una ragazzina mi è corsa incontro per abbracciarmi. Capii subito che si trattava di Valeria, la bimba alla quale avevo donato il midollo. Era venuta a salutarmi dicendomi di essere la mia sorellina”.