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Frutto della passione: cos'è e come si mangia

maracuja

Il frutto della passione, o maracuja, è uno dei frutti più utilizzati in cucina. Ecco la sua origine e i modi migliori per mangiarlo.

Il frutto della passione, o maracuja, è conosciuto anche con il nome di granadilla per la somiglianza con il melograno. È un frutto molto amato in cucina grazie alla sua estrema versatilità ma viene utilizzato anche in tanti altri modi.

Frutto della passione

Il frutto della passione deve il suo nome alla sua forma che ricorda la Crocefissione di Cristo. E’ un frutto esotico del Sudamerica dalla polpa morbida e ricco di semi. Il colore è giallo o viola, a seconda della varietà e contiene un buon numero di carotenoidi e vitamine. Di cui, soprattutto la C(contro influenza e invecchiamento) e la A(utile per il benessere degli occhi e della vista). Il frutto della passione non solo stimola il sistema immunitario, ma ha anche buone proprietà digestive e favorisce il sistema cardiovascolare. I semi di maracuja si impiegano per estrarre l’olio, mentre le bucce hanno almeno un duplice scopo. Sono impiegate, cioè, nell’alimentazione del bestiame, ma anche per profumare la casa. In quest’ultimo caso, vengono messi a essiccare e quindi riutilizzati per fare sacchetti profumati. Che, a seconda delle necessità, vengono messi negli armadi, nei cassetti e altri luoghi della casa. Il profumo di questo frutto è infatti intenso e molto gradevole.

Come si coltiva

Il frutto della passione proviene da una pianta che è molto amante del caldo e delle alte temperature. Questo perché la pianta ha la sua origine nei grandi paesi tropicali. Per questo motivo affinché il frutto cresca correttamente è necessario piantare la pianta in una località dove la temperatura sia sempre superiore ai 4-5 gradi. In Italia l’origine della coltivazione del frutto della passione è molto antica. Già a partire dal 1500 si poteva trovare in alcuni giardini delle famiglie più ricche.

Come mangiarlo

Il frutto della passione si mangia quando è maturo. Per mangiarlo al naturale, lo si divide a metà, si toglie la polpa con il cucchiaino e si gusta il sapore. E’ importante ricordare che esistono anche casi di allergia a questo frutto. Generalmente, non lo può mangiare chi è allergico anche alle banane, all’avocado, alle castagne o ai kiwi. E’ poi controindicato per chi faccia uso di farmaci contro ansia e depressione.

Usi principali

Oltre all’uso allo stato naturale, viene impiegato soprattutto per fare ottimi cocktail tropicali. Ricavati unendo il succo di maracuja con altri succhi ottenuti frullando più frutti esotici diversi: come l’ananas, il mango e la papaya. Ma con il frutto della passione si fa molto altro ancora. Sorbetti, dolci, liquori e salse dal sapore agrodolce. Non mancano infine le conserve, i budini e le marmellate.