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Fukushima, le foto dell’area abbandonata dopo il disastro

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Una serie di immagini che documentano l’abbandono delle città nell’area di Fukushima dopo il disastro naturale e nucleare dell’11 marzo 2011.

Sono passati 7 anni dal terremoto con conseguente tsunami avvenuto a Fukushima, nel nord del Giappone, l’11 marzo del 2011. Oggi l’area, con le sue città, è completamente abbandonata dopo il tremendo incidente nucleare che ne è seguito, uno dei più gravi di sempre insieme a quello di Chernobyl: le vittime furono circa 16mila e circa 2.500 i dispersi. Ci sono ancora le automobili di allora, ma sono praticamente bloccate dalla vegetazione. Un fotografo polacco, Arkadiusz Podniesinski ha immortalato la desolazione della zona – come aveva fatto dopo il disastro nucleare di Cernobyl, avvenuto quando era ragazzino, interessandolo molto – e le immagini circolano sul web.

Il fotografo

La bagarre con un altro fotografo

Anche un altro fotografo, il malese Keow Wee Loong, avrebbe – tra poco vediamo perchè abbiamo usato il condizionale – fotografato l’area della centrale nucleare di Fukushima-Dai- ichi, evacuata dopo il disastro.

Keow Wee Loong

Egli in particolare ha affermato di aver violato una “zona rossa”, ancora vietata, preferendo passare attraverso una foresta vicina, piuttosto che attendere il mese previsto per avere i permessi necessari per recarvisi. Tuttavia a contestare la sua versione c’è proprio Podniesinski (qui sotto un’altra sua foto, ndr), il quale l’ha “accusato” di aver fotografato una “zona verde”, non vietata, e precisamente la strada nazionale 6, riaperta al pubblico.

Altra foto

Il fotografo polacco ha sostenuto che il collega, che si è fatto fotografare con mascherine antigas, per presunte ragioni di sicurezza, avrebbe in realtà attraversato – a differenza di lui – una zona accessibile a tutti, semmai arrivando talvolta al limite di quella arancione – un po’ meno sicura -. Insomma, le sue fonti sarebbero inaffidabili. Ecco invece altre foto di Podnieski.

Podnieski

La foto

Accuse di un residente

Oltre a Podniesinski, anche un residente di Fukushima punta il dito contro il fotografo malese e la stessa Malaysia, accusandoli di aver offeso tutti gli abitanti della zona e l’intero Giappone per guadagno personale, dato che quella zona è sicura.

La difesa

A questo punto Keow Wee Loong si è difeso su Facebook postando alcune cartine della zona, tra cui una di Podnieski, per dimostrare di aver ragione. Quale sarà la verità? Anche l’area dell’ “ex” supermercato fotografati dal malese, sono decisamente desolati e “tristi”, come possono essere quelli dell’area interessata dal disastro. Resta da sapere se essa possa in futuro essere in qualche modo recuperata e ritornare alla vita. Certo è che il terremoto di magnitudo 9.0, le onde alte fino a dieci metri e la distruzione della centrale nucleare di Fukushima, non potranno mai essere dimenticati nè dal Giappone nè dal mondo intero. Anche grazie alle foto che circolano su Internet e fatte da temerari fotografi colpiti da quanto è successo.