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Fumare in gravidanza: ecco le conseguenze per il bambino

Fumare in gravidanza

Fumare fa male per tutti, ma fumare in gravidanza comporta un doppio rischio, per la mamma e per il bambino. Ecco cosa può accadere.

I danni del fumo

In tempi remoti, quando la nicotina era una sostanza ancora sconosciuta, alcuni medici si azzardarono a dire che potesse essere benefica. Per chi aveva problemi respiratori, veniva consigliata la sigaretta perché “apre i polmoni”. Non molti anni dopo, invece, si è scoperto quanto fosse dannosa. Oltre al canonico cancro ai polmoni, il fumo porta numerosi danni all’organismo. Causa anche malattie cardiovascolari e respiratorie, disfunzione erettile, invecchiamento precoce, un declino mentale affrettato, modifica il gusto e l’olfatto ecc. Ma i danni maggiori li provoca alle donne in gravidanza. Le donne fumatrici incorrono a una menopausa precoce, ma fumare in gravidanza vuol dire anche pericolo di aborto e nel bambino probabili ritardi nella crescita, nello sviluppo mentale e polmonare.

Fumare in gravidanza

Quando una donna è incinta deve mangiare per due e pensare per due. Se normalmente la sigaretta avrebbe fatto male soltanto ala donna – e occasionalmente a chi le sta intorno, col fumo passivo – fumare in gravidanza vuol dire far fumare anche al bambino. Il feto, infatti, recepisce il fumo non come fumo passivo, ma come un vero e proprio veleno che entra immediatamente in circolo nell’organismo. La foto in testa all’articolo mostra due ecografie a confronto. I tre fotogrammi della riga superiore sono le immagini del feto di una donna che ha continuato a fumare in gravidanza. I tre della riga inferiore, al contrario, riportano il viso del bambino di una donna che non ha fumato. Come si può vedere, il bambino della mamma fumatrice è visibilmente sofferente, mentre il bambino della mamma non fumatrice resta tranquillo. Il fumo recepito dal feto lo porta ad agitarsi, in preda a malore e stress che non potrà essere alleviato in nessun modo. Inoltre, essendo nella delicata fase della formazione di ogni organo, lo stress procurato col fumo potrebbe rallentare la formazione di organi essenziali, come il cervello e i polmoni.

Prevenire

Fumare in gravidanza, inoltre, può portare a un parto prematuro o alla morte in culla. Il pericolo di cancro, costante in tutti i fumatori, può essere dato in eredità al nascituro se si continua a fumare in gravidanza. Vari studi statistici hanno riscontrato, infatti, come gran parte degli adulti che hanno il cancro siano stati figli di donne fumatrici. In parole povere, fumare in gravidanza porta più danni al bambino che alla mamma. Se davvero una madre intende fare di tutto per salvare suo figlio, potrebbe iniziare col non fumare. Smettere durante la gravidanza potrebbe aiutare anche a smettere del tutto, portando non pochi benefici anche alla mamma stessa. Il bambino aiuterebbe, perciò, a far smettere di fumar entrambi, visto che il fumo in gravidanza aumenta anche le probabilità che il bambino crescendo possa sviluppare una dipendenza da nicotina. Prevenire è sempre meglio che curare.