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L’8 luglio 2018 il mondo del cinema e dello spettacolo hanno dato il loro addio a Carlo Vanzina, regista, sceneggiatore e produttore considerato erede e innovatore della commedia all’italiana degli anni settanta, ottanta, novanta e duemila. Carlo Vanzina si è spento a Roma alla clinica Mater Dei, su richiesta della famiglia non è stata allestita la camera ardente. Ciononostante domenica 8 luglio la clinica ha visto succedersi le visite di moltissimi volti noti del grande schermo: Sergio Castellitto, Margherita Buy e altri personaggi di spicco non solo del mondo del cinema, tra i tanti Montezemolo e Malagò. I funerali sono stati annunciati dalla famiglia per martedì.
Carlo Vanzina, orario e luogo del funerale
I funerali del defunto Carlo Vanzina si terranno martedì 10 luglio a Roma, nella Basilica Santa Maria degli Angeli alle 11. Aveva 67 anni Vanzina quando si è spento, parole di grande commozione sono subito giunte dal fratello e collega Enrico: “Per me Carlo era tutto. Era mio fratello, era il mio migliore amico. Siamo stati insieme praticamente tutti i giorni della nostra esistenza, prima da piccoli, poi da adolescenti, poi lavorando insieme. Carlo è stato il mio passato ed era il mio futuro. Essendo il fratello maggiore ho provato a proteggerlo per tutta la vita. Non ce l’ho fatta. Come diceva George Simenon `bisogna accettare la vita come viene, lei è più forte di noi´”.
Il lutto di colleghi, amici e fan
Le parole di cordoglio per il regista arrivano da molte personalità di spicco: Silvio Berlusconi ha dichiarato: “Sono profondamente rattristato, con lui il cinema italiano perde un protagonista che ha saputo dipingere con ironia affettuosa il costume, le abitudini, le qualità e i difetti degli italiani”. anche il giornalista Enrico Mentana è intervenuto su Facebook per polemizzare con chi, a sua detta impropriamente, definisce i fratelli Vanzina come “i registi del cinepanettone italiano”:
Siamo alle solite: di Carlo Vanzina, che se n’è andato oggi, si continuerà a parlare come del regista dei cinepanettoni, che non era. E invece per vendetta della storia e della realtà, quando a suo tempo si scriveranno la storia, il costume e i comportamenti degli anni 80 90 e Duemila, molto più probabilmente correranno in soccorso degli studiosi i film di Carlo ed Enrico Vanzina piuttosto che tante altre opere cinematografiche o di narrativa e di saggistica di autori impegnati e supponenti
Jerry Calà invece, il cui talento è stato scoperto e suggellato proprio da Carlo ed Enrico Vanzina, afferma: “Senza parole… Ciao Carlo. Ti devo tantissimo” e ancora: “Carlo insieme al fratello ha descritto in modo intelligente dei periodi molto precisi dell’Italia. Ma i suoi film sono anche fuori dal tempo perché fanno divertire anche i ragazzi che li guardano oggi. Come diceva Virna Lisi in Sapore di mare Allora ci batteva il cuore, e il cuore di Carlo batterà per sempre”.
La passione di Carlo Vanzina per il cinema
Nella sua carriera nel mondo del cinema Carlo Vanzina ha diretto 60 film, di cui l’ultimo, Caccia al tesoro, risale al 2017. Il suo interesse per il cinema e la regia nasce sin da piccolo: “Da ragazzino tenevo degli album che riempivo con tutti i film che vedevo e ne vedevo tantissimi. Scrivevo le mie mini-critiche, mettevo già le stellette anche se non si usava, scrivevo tutto il cast dagli attori al direttore della fotografia. Ero un vero malato di cinema“.
I film più noti della regia Vanzina sono, sicuramente, Eccezziunale vermaente del 1982, che ha visto scoppiare il talento di Diego Abatantuolo, poi ancora coltivato in Viuuulentemente mia, sempre del 1982 e il primo cinepanettone della storia del cinema italiano: si tratta di Vacanze di Natale del 1983. Tra le altre pellicole di grande successo firmate Vanzina si possono citare Sapore di mare del 1983, S.P.Q.R 2000 e 1/2 anni fa del 1994 e Torno indietro e cambio vita del 2015.
