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Funivia del Mottarone, un ex dipendente rivela: "Problemi già nel 2019"

Funivia del Mottarone: parla un ex dipendente

Un ex dipendente della funivia di Stresa-Mottarone ha rivelato che già nel 2019 si erano presentati problemi a cui non sarebbe stato posto rimedio.

Mentre si attendono le operazioni di rimozione della cabina della funivia Stresa-Mottarone, precipitata il 23 maggio causando la morte di 14 persone, spunta un nuovo testimone: si tratta di un ex dipendente che ha riferito di malfunzionamenti e problemi già nel 2019.

Funivia del Mottarone: parla un ex dipendente

L’uomo si è presentato spontaneamente davanti agli inquirenti il 7 giugno per riferire di alcune lamentele presentate ai responsabili della gestione dell’impianto su malfunzionamenti importanti ai quali, secondo quanto dichiarato, non sarebbe stato posto rimedio.

L’ex dipendente avrebbe provato le sue parole fornendo prove audio riguardanti una conversazione con alcuni colleghi risalente al 2019. Il pm Olimpia Bossi ha depositato una riproduzione delle registrazioni su cd e i difensori degli imputati hanno chiesto di poter ascoltare interamente il file.

Funivia del Mottarone, parla un ex dipendente: “Problemi già nel 2019”

I giudici hanno accolto la richiesta e oggi, mercoledì 29 settembre 2021, avrà luogo l’udienza. Restano comunque ancora riservate le informazioni dettagliate su quanto sostenuto dal testimone e in particolare sui malfunzionamenti pregressi. Nel frattempo continuano le indagini sulle posizioni dei 14 indagati iscritti al registro, di cui i principali sono Gabriele Tadini, caposervizio della funivia, Enrico Perocchio, direttore delle attività e Luigi Nerini, proprietario della struttura.