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Funivia Mottarone, il sospetto del tecnico: "Il freno forse scattava per un'anomalia del cavo"

Funivia

Il tecnico della funivia Mottarone ha svelato un suo sospetto, ovvero che forse il freno scattava per via di un'anomalia del cavo.

Il tecnico della funivia Mottarone ha svelato un suo sospetto, ovvero che forse il freno scattava per via di un’anomalia del cavo. Emergono nuovi dettagli sul terribile incidente in cui hanno perso la vita 14 persone.

Funivia Mottarone, i dubbi del tecnico

Emerge una nuova inquietante ipotesi sull’incidente della funivia Mottarone. Il freno considerato difettoso avrebbe potuto funzionare e potrebbero essere stati ignorati dei sintomi di malfunzionamento della fune. I rumori anomali e i continui blocchi potrebbero essere stati dei segnali premonitori del terribile disastro. Questa ipotesi è al vaglio degli inquirenti e del consulente tecnico nominato dalla procura, Giorgio Chiandussi, del Politecnico di Torino, come riportato da Il Corriere della Sera. A dare conferma a questa ipotesi è stato Davide Marchetto, responsabile tecnico della Rvs di Torino, che ha eseguito i due interventi di manutenzione sulla funivia di Stresa, chiesti da Gabriele Tadini, caposervizio dell’impianto, che ora è ai domiciliari. “Se la centralina del sistema frenante della cabina 3 segnalava una perdita di pressione una delle ipotesi è che la fune di trazione si stesse muovendo dalla propria sede in maniera anomala” ha spiegato Marchetto agli investigatori.

Funivia Mottarone: le dichiarazioni del tecnico

Davide Marchetto ha spiegato la sua ipotesi, ma anche sottolineato che il giorno dell’ultimo intervento Gabriele Tadini non gli ha comunicato questa criticità, per cui lui si è concentrato su altri lavori, come la ricarica degli accumulatori di tutte e quattro le vetture. Tadini avrebbe segnalato un problema alla cabina 2, ma non alla 3, che è quella che è crollata. “Abbiamo verificato la parte delle teste fuse di questa vettura” ha spiegato il tecnico. Il 3 maggio Davide Marchetto ha contattato Tadini per sapere se era tutto in ordine e lui gli ha risposto di si.

Funivia Mottarone: il problema non segnalato

Il primo intervento risale al 4 febbraio 2021. La chiamata riguardava la cabina dell’incidente e la centralina dei freni. Era il problema di cui si era lamentato Tadini nei giorni precedenti alla tragedia, anche se non aveva lanciato l’allarme a Marchetto. Il freno scattava spesso, bloccando la cabina e costringendo l’operatore a raggiungerla per sbloccarla. “Il problema era relativo alla pompa della centralina del freno, che andava sostituita. In pratica un malfunzionamento determinava che il freno rimanesse chiuso bloccando la cabina. Abbiamo quindi sostituito la pompa e la cabina ha continuato a circolare regolarmente” ha spiegato il tecnico. In realtà, però, secondo Tadini il problema non sarebbe stato risolto, anche se non ne ha più parlato con Marchetto. Ha deciso di sistemare i freni in modo diverso, ovvero inserendo i forchettoni per disattivarli.