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Come funziona ibernazione umana

Ibernazione

Il tema dell'ibernazione umana è tornato in auge in seguito ad un caso molto controverso. Ma conviene affidarsi a pratiche del genere? Nella giornata di oggi, l'opinione pubblica è stata sconvolta da una circostanza davvero bizzarra e quasi inquietante. Una ragazza britannica è morta all'età d...

Il tema dell’ibernazione umana è tornato in auge in seguito ad un caso molto controverso. Ma conviene affidarsi a pratiche del genere?

Nella giornata di oggi, l’opinione pubblica è stata sconvolta da una circostanza davvero bizzarra e quasi inquietante. Una ragazza britannica è morta all’età di 14 anni per un tumore incurabile. Prima di lasciare questo mondo, ha espresso il desiderio di sottoporsi ad ibernazione tramite la tecnica della criogenesi. Ma come funziona un sistema di questo genere?

L’ibernazione implica una netta diminuzione delle funzioni vitali, con i vari organi che tendono per l’appunto ad addormentarsi anche per molti anni. È nota anche con la denominazione scientifica di sospensione crionica e si attiva quando il corpo viene congelato. Si tratta di una misura estrema. Infatti, viene presa in considerazione con la speranza che un giorno la medicina possa curare determinate malattie.

Con tutte queste prerogative, l’ibernazione può essere considerata come un vero e proprio salto nel buio. Nessuno sa se un giorno un corpo congelato potrà tornare in vita senza alcun danno. Ciò che si sa è che la temperatura di una persona legalmente morta può essere abbassata fino al livello dell’azoto liquido. Inoltre, la tecnica va messa in pratica a meno di mezz’ora dalla morte, con la chance di bloccare la decomposizione del naturale del corpo del deceduto.

Si parte da una temperatura di –125 gradi centigradi fino a sfiorare progressivamente i -200. Il cervello potrebbe essere spostato in un recipiente dewar di piccole dimensioni, con la possibilità di non variare la personalità dell’individuo congelato. Chi sostiene la tecnica della criogenesi afferma che andrebbe adottata quando il paziente è ancora al massimo delle sue funzioni.

Al giorno d’oggi, l’ibernazione non è universalmente vietata in Europa, anche se non esistono organizzazioni che vanno in questo verso. In Italia, la tecnica non può essere attuata perché il cadavere potrebbe essere utilizzato solo a più di 24 ore dalla sua morte. Solo tre centri al mondo consentono la criogenesi. Due si trovano negli Stati Uniti (Arizona e Detroit), mentre il terzo è posto in Russia.