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G20, notte di scontri tra militanti e forze dell'ordine: 159 agenti feriti

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Notte di paura e di scontri tra militanti anti-G20 e forze dell'ordine quella vissuta ad Amburgo: 111 agenti sono rimasti feriti

Notte di paura e di scontri tra militanti anti-G20 e forze dell’ordine quella vissuta ad Amburgo. Secondo quanto riportato dall’Ansa, sono ben 111 gli agenti che sono rimasti feriti durante gli scontri.

Scontri tra militanti anti-G20 e le forze dell’ordine: il racconto dei fatti

Scontri violenti sono avvenuti nella notte tra alcuni militanti anti-G20 e le forze dell’ordine ad Amburgo. Secondo i primi dati raccolti dall’Ansa sono 159 gli agenti feriti nel corso della rissa. Ma ancora da chiarire invece il numero esatto di feriti sull’altro fronte.

Secondo quanto rivelato dalla Bild online, che hanno contattato alcuni organizzatori delle proteste, sembra che ci sia stata una numerosa quantità di manifestanti rimasti feriti e in più ci sarebbero stati anche tra i dieci e i venti fermi.

Ancora più grave è il bilancio per quanto riguarda la città. Notevoli i danni causati dagli scontri, con vetrine rotte e un’auto incendiata.

Il corteo dei manifestanti, come era previsto inizialmente, era iniziato alle 19 e solo dopo 300 metri è stato bloccato dalla polizia. I problemi sono nati in principal modo dal fatto che molti militanti si sarebbero rifiutati di togliere le maschere con le quali si coprivano il viso. Da quel momento sono partiti gli scontri. La città era blindata da 20 mila addetti alla sicurezza, fra cui 15 mila agenti locali, 3.800 federali e 2.500 unità dell’anticrimine

Polizia ai lati della strada che dovevano difendersi, secondo quanto da loro dichiarato su Twitter, da “black block che lanciano oggetti, sassi, petardi e bottiglie”. E che hanno anche aggredito un loro portavoce, poi fortunatamente messo in salvo. Lo slogan dei manifestanti era “Welcome to Hell”, ovvero “Benvenuti all’Inferno”, alcuni dei quali (ancora non si sa il numero preciso) sono in stato di fermo. Secondo quanto riferito dalla Bild, altri manifestanti, invece, sarebbero stati soccorsi in strada dal personale sanitario.

Scontri ad Amburgo: i motivi della protesta

La protesta da parte dei manifestanti anti-G20 va avanti dalla scorsa domenica: “Vogliamo essere lì quando i grandi arriveranno e disturberemo questo summit”, avevano dichiarato sui siti dell’organizzazione internazionale ‘”Block G-20″. Si tratta di movimenti che arrivano praticamente da tutta Europa e che resteranno ad Amburgo fino a sabato, giorno della conclusione del summit.

Nel mirino sono entrati in particolar modo Trump e Putin. Ma leggendo i comunicati, si nota che si manifesta anche contro “Erdogan in Turchia e la destra populista in Europa…”.

La First Lady americana, dal canto suo, ha scritto su Twitter di essere vicina a chi è stato ferito durante le proteste. Gli altri partner dei leader, a partire dalla moglie del presidente francese e dal marito della premier del Regno Unito, stanno partecipando a un giro turistico guidato da Joachim Sauer, marito della Merkel.