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Gaffe del Ministero dei Trasporti "Ronaldo-Juve, che colpo"

Ministero dei Trasporti twitta su Cristiano Ronaldo alla Juve

Il Ministero presieduto da Toninelli twitta le congratulazioni alla Juventus per l'affare Ronaldo, poi le scuse per l'errore "scambio di account".

L’affare del secolo. Uno dei trasferimenti più onerosi e più sensazionali nella storia del calcio italiano. “Che colpo”, è stato questo il commento del Ministero dei Trasporti che dal suo account twitter ufficiale fa l’endorsement alla Juventus per la trattativa che ha strappato Cristiano Ronaldo al Real Madrid. Bizzarro che un dicastero festeggi l’acquisto di una squadra, ancora più curioso che il club bianconero abbia retwittato simpaticamente il cinguettio: “Che colpo non solo per la @juventusfc ma, speriamo, per il calcio italiano” con tanto di hashtag “#CR7allaJuve”.

Ronaldo alla Juve, che figuraccia Toninelli

Cosa avranno pensato gli utenti? E se il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ci volesse abituare a un nuovo trend politico? In molti hanno sottolineato l’errore postando e condividendo gli screenshot su facebook e instagram. Tweet dell'account del Ministero dei Trasporti Il “MIT” però ha notato la gaffe solo nel momento in cui dai social della Vecchia Signora è apparsa la notifica “JuventusFc ha retwittato il tuo tweet”. Una volta realizzato il misfatto, il dicastero del senatore pentastellato Danilo Toninelli ha provveduto all’archiviazione. “Ci scusiamo per il tweet rimosso a causa di un banale scambio di account” così recita il post di scuse da parte del ministero dopo circa un’ora di bagarre social condotta da alcuni tifosi infuriati. A distanza di pochi minuti dalla pubblicazione infatti, sono state più di 130 le risposte, tra le critiche e gli insulti, dei lettori “Speriamo solo che gli abbiano hackerato il profilo..” o ancora “Questo tweet è uno schifo” e per finire “Cancellate per amore della decenza, pensate ai treni, non al calcio”. Insomma se c’è un insegnamento da accogliere dopo questa gaffe digitale è quello di imparare a distinguere il profilo personale da quello istituzionale. Pena? La furia di centinaia di utenti e non solo.