Il primario di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco Massimo Galli ha affermato che in Italia non abbiamo ancora una completa copertura della variante inglese tanto che si sono verificati reinfezioni o casi di contagio anche da parte di chi ha già ricevuto la seconda dose di vaccino.
Galli sulle reinfezioni da variante inglese
Intervistato dal Messaggero, l’esperto ha evidenziato come i casi di reifezione o di infezione per la prima volta dopo la vaccinazione siano tutti legati alla variante britannica. Non si tratta comunque di un dato così preoccupante a suo dire perché nessuno dei soggetti positivi si è ammalato gravemente: “Per questo dobbiamo fare una vaccinazione di massa, anche per evitare che si sviluppino altre varianti“.
Ciò vale per tutti i vaccini che abbiamo a disposizione, anche se i dati sono in maggioranza su quello che è stato usato per primo, il Pfizer. Ci sono state almeno due Rsa, ha spiegato, in cui il fenomeno dell’infezione di persone vaccinate è stato clamoroso. Nel complesso la parte di persone che non rispondono al vaccino è comunque minima come dimostra il crollo dei casi in Regno Unito.
Ciò accade, ha continuato, perché il virus che circola adesso non è lo stesso di gennai e febbraio 2020 su cui sono stati sviluppati gli antidoti. Ma comunque, ha ribadito, l’attuale infezione “è sensibile al vaccino quanto basta a evitare che la gente finisca in ospedale o muoia“.
“Riapertura scuole dopo Pasqua è una scempiaggine”
Galli si è infine espresso sulla riapertura delle scuole dopo Pasqua definendola “una scempiaggine“. Consapevole che “non si può tenere chiuso da qui all’eternità”, ha spiegato che il sistema per tornare a vivere è lasciar fare una serie di attività ai vaccinati e ai guariti con un sistema che continui a eseguire molti tamponi.