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Galli: "Riaprire subito è un errore, dobbiamo preoccuparci"

Massimo Galli

Massimo Galli, in un intervento ad Agorà, ha spiegato il suo punto di vista sulle riaperture, che considera un errore preoccupante.

Il 26 aprile è la data ufficiale delle nuove riaperture in vista dell’estate. Il Governo Draghi ha preparato il nuovo decreto, ma alcuni esperti non sono d’accordo con le sue decisioni. Uno di questi è Massimo Galli che, durante un intervento ad Agorà, ha spiegato il suo punto di vista. 

Massimo Galli: “Riaprire subito è un errore”

Siamo in una situazione in cui siamo tra color che son sospesi ma vedo che, dopo un trend generale, si pensa di poter fare a meno di preoccuparsi” ha spiegato Massimo Galli, ospite di Agorà. L’epidemiologo dell’Ospedale Sacco di Milano ha spiegato che i numeri confermano che non è una situazione “tranquilla e stabilizzata“. “Inoltre nell’ultimo periodo ci sono state una serie di scelte socialmente importanti che destano preoccupazione come la riapertura delle scuole. Ma non dimentichiamo che abbiamo a che fare con la variante inglese. Che è dilagata in maniera assoluta e ci dice che i ragazzi si infettano molto più facilmente della precedente” ha aggiunto. Galli ha spiegato che le Regioni chiedono di riaprire appena il numero dei contagi accenna a diminuire.

Ma è un errore perché i dati devono avere la possibilità di confermarsi in trend altrimenti rischiamo ricadute come accaduto in Sardegna o in altre aree. Non sono per non avere una time-line delle riaperture, ma tutto dovrebbe essere messo in relazione alle vaccinazioni e la stabilizzazione dei trend in discesa” ha aggiunto. Per quanto riguarda il coprifuoco, secondo Galli è un modo per spingere le persone a spostarsi la sera. “Il virus si muove sulle gambe delle persone: più ci si muove e più si diffonde” ha spiegato. Secondo l’esperto era più opportuno fare come gli inglesi, ovvero chiudere tutto e continuare a vaccinare. “Ora se apriamo senza vaccinare quelle 500 mila persone al giorno rischiamo” ha concluso.