> > Gallipoli, trovati resti di un cadavere in un fusto. È giallo

Gallipoli, trovati resti di un cadavere in un fusto. È giallo

Gallipoli, trovati resti di un cadavere in un fusto. È giallo

Rinvenuti in nei pressi dello stadio di Gallipoli i resti di un cadavere. Si trovavano all'interno di un cassonetto chiuso da un blocco di cemento. Indagano i carabinieri. Spetterà ai carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce e alla Scientifica fare luce sul giallo dei resti umani rinvenuti al...

Rinvenuti in nei pressi dello stadio di Gallipoli i resti di un cadavere. Si trovavano all’interno di un cassonetto chiuso da un blocco di cemento. Indagano i carabinieri.

Spetterà ai carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce e alla Scientifica fare luce sul giallo dei resti umani rinvenuti all’interno di un cassonetto nelle vicinanze dello stadio di Gallipoli. La macabra scoperta è avvenuta poche ore fa e, secondo le prime ipotesi, potrebbe trattarsi di ciò che rimane del cadavere di un cittadino senegalese la cui scomparsa era stata denunciata la scorsa estate.

Il cassonetto nel quale sono stati trovati i resti umani era chiuso da un blocco di cemento posto sulla sua sommità. Al momento non è ancora possibile stabilire da quanto tempo si trovassero lì, ma è presumibile che il decesso sia avvento alcuni mesi fa. I resti, infatti, si trovano in uno stato di saponificazione. Tale processo di verifica quando un cadavere permane per lungo tempo in acqua fredda o in un terreno umido e scarsamente ventilato. In queste condizioni, per effetto dell’azione di alcuni batteri, i grassi corporei vengono trasformati in adipocera.

Le indagini sono svolte dai carabinieri con il coordinamento del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia (Dda) Alessio Coccioli. Al momento del ritrovamento del cadavere non sono stati rinvenuti documenti o altre tracce che possano facilitare l’identificazione. I resti sono stati trasportati presso la camera mortuaria “Vito Fazzi” di Lecce e nei prossimi giorni saranno sottoposti a esame autoptico. Saranno anche effettuati test del DNA per tentare di risalire all’identità della vittima.

Al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. Tra le varie piste c’è anche quella del regolamento di conti nell’ambito dello spaccio di stupefacenti. Il traffico di droga, infatti, nella zona è spesso gestito da cittadini stranieri e questo potrebbe legarsi alla scomparsa del senegalese, se dovesse essere accertato che i resti di cadavere appartengono proprio a lui.