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Gambia sospende pena di morte: provvedimento storico

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Storica giornata in Gambia, dove è stata sospesa la pena di morte. Lo ha dichiarato il presidente al 53esimo anniversario dell'indipendenza

Si tratta di un momento storico in Gambia. Nello stato africano è stata sospesa la pena di morte. Ad annunciarlo è stato il presidente Adama Barrow, durante la celebrazione dell’anniversario numero 53 dall’indipendenza del Paese. Barrow ottiene così una grande ed importante vittoria, dato che da tempo lottava per l’abolizione della pena capitale in Gambia. Adesso si spera che altri stati decidano di seguire questo esempio e di abolire la pena di morte.

Gambia pena di morte sospesa

È sicuramente un importante giorno di festa in Gambia, dove è stata sospesa la pena di morte. Ad annunciare al mondo questa positiva notizia è stato Adama Barrow, presidente del Paese. Durante la celebrazione del 53esimo anniversario dell’indipendenza del Gambia, Barrow ha affermato: “Voglio cogliere l’occasione per dichiarare una moratoria sull’applicazione della pena di morte, come primo passo verso l’abolizione”. Il presidente si batte da anni per abolire la pena capitale, e finalmente sembra essere stato effettuato un importante passo in questo senso.
Adama Barrow ha poi affermato, riferendosi al governo precedente retto da Yahya Jammeh: “Abbiamo vinto la guerra contro la dittatura, ma è stata la parte più facile”.

Yahya Jammeh, il primo dicembre dell’anno 2016, aveva perso le elezioni presidenziali, dopo 22 anni di governo dittatoriale, sopraffatto dal candidato avversrio Adama Barrow. Inizialmente, il presidente uscente sembrava aver accettato la sconfitta. Ma il 9 dicembre ha annunciato di non voler riconoscere il risultato elettorale, e quindi la sconfitta, a causa di serie ed inaccettabili anormalità che avrebbero falsato il risultato delle elezioni, scatenando pesanti reazioni in tutto il continente africano.

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Gambia pena di morte

La pena di morte era stata abolita ad aprile 1993, ma ad agosto 1995 il Consiglio di Governo Provvisorio delle Forze Armate, che avevano preso il potere con un colpo di stato l’anno prima, ha deciso di introdurla di nuovo. Un governo costituzionale è stato ripristinato nel 1996, quando chi aveva ideato il colpo di stato, ossia Yahya Jammeh, si è presentato alle elezioni presidenziali, per poi vinerle. La nuova costituzione, entrata in vigore nel 1997, continuava a vedere al suo interno la pena capitale.

Il regime in Gambia era segnalato per le continue violazioni dei diritti umani. Nel gennaio dell’anno 2015 almeno 30 civili, sospettati di aver preso parte al tentativo di colpo di stato sono stati trattenuti, ed è stato negato loro l’accesso alle proprie famiglie e ai propri legali. Nel novembre dell’anno 2014, a degli ufficiali delle Nazioni Unite, che stavano svolgendo un’inchiesta sull’utilizzo di torture, non è stato concesso di accedere nel carcere principale del Gambia.
A marzo dell’anno 2015, il relatore speciale delle Nazioni Unite ha scritto nel suo rapporto sul Gambia riguardo alla tortura: “La tortura è brutale e viene praticata mediante pestaggi, scariche elettriche e soffocamento”. Alcuni detenuti, poi, hanno affermato di essere stati costretti a infilare la testa in una busta di plastica piena di acqua bollente, e altri liquidi che provocano ustioni.