> > Gaming come cardine dell'education e delle compentenze digitali

Gaming come cardine dell'education e delle compentenze digitali

featured 1510912

Roma, 14 set. (askanews) - Il gaming come portatore di valori che vanno dall'intrattenimento alla sfida, dalla socializzazione all'education e allo sviluppo di nuove competenze digitali. Se ne è parlato alla presentazione di Games2Give, un torneo a scopo benefico ideato da Wasdit, start up specia...

Roma, 14 set. (askanews) – Il gaming come portatore di valori che vanno dall’intrattenimento alla sfida, dalla socializzazione all’education e allo sviluppo di nuove competenze digitali. Se ne è parlato alla presentazione di Games2Give, un torneo a scopo benefico ideato da Wasdit, start up specializzata nel settore dei videogiochi interattivi, che prevede la donazione di 12 postazioni di videogioco all’Ospedale Bambino Gesù di Roma.

E proprio sul tema dell’education, si è soffermata la ministra delle Politiche giovanili, Fabiana Dadone (WeTransfer 1231): “IN: OO.01 “Abbiamo parlato di come il gaming possa anche aiutare a sviluppare altri tipi di competenze come per esempio le cosiddette soft skills che sono molto ricercate nel mondo del lavoro”.

“Ciò che si può fare è continuare a parlare di come grazie anche all’utilizzo del video game si possano formare i ragazzi sotto vari punti di vista e di come poi questo tipo di competenze possano tornare utili all’interno del mondo del lavoro”.

Questo, secondo la ministra, impone una scelta strategica. “E’ chiaro che questo ci deve porre di fronte a che tipo di Italia vogliamo vedere domani, se un’Italia tecnologica e che guarda molto di più alla persona e alla sua capacità di riuscire a muoversi all’interno del lavoro grazie a delle competenze che riguardino più la capacità di lavorare in gruppo o di gestire le situazioni di stress, o di riuscire a risolvere i problemi: in questo il gaming può aiutare tantissimo, può anche essere un modo di imparare divertendosi”.

L’iniziativa è stata patrocinata dalla Luiss il cui direttore generale, Giovanni Lo Storto, ha messo l’accento sul legame tra gaming e formazione: “siamo molto contenti di ospitare qui in Luiss, nella sede di LVenture Group, il nostro luogo dell’innovazione, dove oltre al nostro acceleratore d’impresa Luiss Enlabs c’è anche la nostra nuova scuola di coding 42 Roma Luiss. Tutte queste cose insieme sono la spina dorsale di ciò che dovrà presto accadere, cioè la trasformazione dell’education, dei moduli, del modo in cui si fa apprendimento mettendo anche il digitale, come purtroppo la pandemia ci ha insegnato, insieme per produrre una capacità di apprendimento più rapida. Il gaming può far parte di questo processo”.

La crescita delle competenze e della digitalizzazione passa necessariamente dal potenziamento della rete e della connettività come ha spiegato Laura Di Raimondo, direttrice di Asstel, Assotelecomunicazioni:

“Tutta la filiera delle telecomunicazioni è fortemente impegnata sullo sviluppo delle reti di nuova generazione, 5G e le reti Vhcn. Questo per dare una base di connettività ed includere tutti a livello nazionale. Il paese deve correre, non si deve fermare e questo è un elemento straordinariamente strategico”.

“Questo significa fare politiche inclusive per i ragazzi e il gaming è un elemento straordinariamente importante per costruire anche piattaforme in cui si coltivino nuove competenze, competenze digitali e chiaramente nuovi talenti che noi dobbiamo trattenere in Italia per evolvere i nostri modelli organizzativi anche nel mondo del lavoro”.