> > Garavaglia e il nodo estate: “Questa andrà meglio”

Garavaglia e il nodo estate: “Questa andrà meglio”

Garavaglia e l’estate: “Questa andrà meglio”

Garavaglia promette che la prossima sarà un'estate di ripresa, poi ammette che il divieto di circolazione in zona arancione non ha "nessun senso"

Massimo Garavaglia e il nodo estate 2021, a parere del ministro del Turismo “andrà meglio”. Garavaglia lo ha detto in una intervista al Correre della Sera in cui si è posto il tema cruciale di un settore piegato da pandemia e misure massive per contenerla. Settore che ha dovuto fare anche i conti con l’ultima “beffa”, quella di una Pasqua rossa per l’Italia ma free per i turisti verso l’estero. “Lo scorso anno siamo andati in vacanza? Bene, succederà anche quest’anno. Comprendo l’atteggiamento degli albergatori, ma questa estate sarà come quella del 2020. Anzi, sarà anche migliore”.

Garavaglia, l’estate e gli albergatori

E in merito alla preoccupazione degli albergatori, eufemismo per indicare furia cieca, Garavaglia ha aggiunto: “Sbagliano ad essere così preoccupati, anche loro sanno che questa estate sarà diversa. Prima di tutto ci sono i vaccini, ma poi abbiamo l’esperienza del passato, i comportamenti sono più responsabili, i protocolli ormai sono collaudati, io sono molto ottimista”. Poi il ministro promette efficienza bilaterale: “Voglio essere chiaro: gli automatismi che ci sono nelle chiusure sono gli stessi che devono esserci nelle aperture. Significa perciò che così come si chiude tutto appena i dati sul Covid sono negativi, con la stessa velocità si riapre tutto appena i dati diventano positivi. Il mio auspicio è riaprire molto prima dello scorso anno”.

Pasqua rossa, ma non per tutti

La domanda delle cento pistole però era e resta quella sulla Pasqua blindata per tutti tranne per chi va all’estero. “Il turismo è sia in entrata che in uscita, cosa dobbiamo fare? Impedire alle persone di partire? L’obiettivo di tutti è tornare al più presto a garantire anche la mobilità interna, per questo è fondamentale accelerare il piano vaccinale. Se però mi chiede che senso ha un divieto di circolazione tra le zone arancioni, le rispondo ‘nessun senso’. L’ideale sarebbe entrare dopo Pasqua tutti in zona gialla e tornare a muoversi, ma dipende solo dai dati”.