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Gas russo, Eni apre conto in rubli e in euro

Eni apre un doppio conto con Gazprombank

Sul gas russo il gruppo italiano guidato da Claudio Descalzi prende una decisione condivisa con l’esecutivo ed Eni apre un conto in rubli e in euro

Novità in Italia per la questione del pagamento del gas russo, Eni apre un conto in rubli e in euro. Una nota ufficiale della società del cane a sei zampe annuncia l’avvio delle procedure per la doppia valuta con Gazprombank. La decisione operativa è stata annunciata alle 15.45 di oggi, marteì 17 maggio. Con essa il gruppo italiano guidato da Claudio Descalzi prende una decisione condivisa con l’esecutivo. I media spiegano che Eni stava aspettando l’ultimo momento utile per poter rispettare i contratti che sono in essere con Gazprom. Si tratta di contratti che prevedono la formula del “take or pay”.

Eni apre un conto in rubli e in euro

Che significa? Che se Eni non compra il gas, comunque deve pagarne una certa quantità minima. Si tratta di un “quot” che assieme al prezzo rientra tra le clausole riservate tra le parti. Una nota ufficiale spiega la procedura: “Eni in vista delle imminenti scadenze di pagamento previste per i prossimi giorni, ha avviato in via cautelativa le procedure relative all’apertura presso Gazprom Bank dei due conti correnti denominati K, uno in euro e uno in rubli, indicati da Gazprom Export”. E indicati “secondo una pretesa unilaterale di modifica dei contratti in essere, in coerenza con la nuova procedura per il pagamento del gas disposta dalla Federazione Russa. Eni, tuttavia, ha già da tempo rigettato tali modifiche”.

“Decisione condivisa con le istituzioni”

E ancora: “Pertanto l’apertura dei conti avviene su base temporanea e senza pregiudizio alcuno dei diritti contrattuali della società, che prevedono il soddisfacimento dell’obbligo di pagare a fronte del versamento in euro. Tale espressa riserva accompagnerà anche l’esecuzione dei relativi pagamenti”.
La nota spiega anche che “la decisione, condivisa con le istituzioni italiane è stata presa nel rispetto dell’attuale quadro sanzionatorio internazionale e nel contesto di un confronto in corso con Gazprom Export per confermare espressamente l’allocazione a carico della stessa di ogni eventuale costo o rischio connesso alla diversa modalità esecutiva dei pagamenti”.