> > Gazprom taglia la fornitura del gas all'Italia del 50%: l'annuncio di Eni

Gazprom taglia la fornitura del gas all'Italia del 50%: l'annuncio di Eni

Gazprom: tagli al gas in Italia

Gazprom taglia la fornitura del gas all'Italia. Eni annuncia una riduzione al 50% quando Mosca aveva assicurato un 65% per circa 63 milioni di metri c

Gazprom taglia la fornitura del gas all’Italia del 50%. A fronte di una richiesta giornaliera di gas da parte di Eni pari a circa 63 mln di metri cubi, Mosca ha comunicato tagli superiori a quanto inizialmente promesso.

Gazprom taglia la fornitura del gas all’Italia

Ieri, 16 giugno 2022, Mosca aveva dichiarato che avrebbe consegnato solo il 65% delle forniture di gas all’Italia mentre oggi la percentuale scende ancora. A comunicarlo è stata la Eni.

In mattinata il prezzo del gas è in lieve calo e sulla Borsa di Amsterdam, riferimento per le contrattazioni europee, i contratti futures sul mese di luglio cedono il 3,51% a 120 euro al MWh.

Gas dalla Russia, tagli “tattici” secondo Draghi

Le riduzioni dell’offerta, secondo quanto affermato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, non sono state premeditate e sono legate a problemi di manutenzione. Il Primo Ministro italiano Mario Draghi non è d’accordo: “Sia la Germania che noi, e altri, crediamo che queste siano bugie. In realtà stanno facendo un uso politico del gas come se stessero usando il grano per uso politico”, ha dichiarato in conferenza stampa durante una visita a Kiev con i colleghi tedeschi e francesi.

Gazprom taglia la fornitura, le conseguenze

La fornitura di gas dalla Russia all’Europa, attraverso l’oleodotto Nord Stream 1, diminuisce ulteriormente. Da Mosca fanno sapere che ulteriori ritardi nelle riparazioni potrebbero portare alla sospensione di tutti i flussi. Il gas naturale balza sulla piazza di Amsterdam dopo il taglio deciso da Gazprom alle richieste occidentali di forniture.

I contratti futures sul mese di luglio segnano un rialzo del 7,75% a 134 euro al MWh e ci sono tensioni anche a Londra, dove per singola unità termica (Mbtu) vengono chiesti 254,67 penny, il 9,01% in più rispetto a ieri.