Una crisi ed una restaurazione. Gela e Cosenza stanno vivendo autentici terremoti, ma tutto si può dire meno che si tratti di un fulmine a ciel sereno. Durante la pausa natalizia avevamo parlato delle difficoltà economiche dei siciliani: i fratelli Tuccio avevano esposto con grande sincerità la crisi in arrivo nel caso in cui non fossero arrivati nuovi soci. Al resto c’ha pensato una classifica sempre più preoccupante. Così se non stupiscono le dimissioni dell’allenatore Provenza e del direttore generale Donnarumma, assai più drastica è la decisione di mettere sul mercato l’intera rosa: tutti i giocatori sono liberi di trovarsi una sistemazione ed in caso contrario i contratti verranno rescissi. Da febbraio agli ordini del nuovo allenatore Di Mauro ci sarà solo una rosa di Under 21. Come dire, se ci salviamo bene, altrimenti pazienza. Ed il futuro, a dir poco incerto, sembra già scritto.
Musica leggermente diversa a Cosenza, dove è successo ciò che tutti si aspettavano da tempo. Anche qui tutto è cominciato con le dimissioni dell’allenatore, Mario Somma, seguite allo scialbo pareggio interno contro la Cavese. Ma la crisi covava sotto la cenere, figlia di un’incertezza societaria che ha reso impossibile operare sul mercato. Ed ecco il ritorno dei soliti noti: Mimmo Toscano in panchina a furor di popolo e Massimiliano Mirabelli dietro la scrivania, seguito ad altre dimissioni, quelli di due bandiere come il ds Castagnini ed il team manager Urban. Si riparte ancora da capo, dunque: e se per la serie B bisognerà aspettare (almeno) un altro anno, la speranza è di trovare almeno un pò di pace. Che consenta un minimo di programmazione.