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Genova: a Marassi, presepe realizzato con resti dell'alluvione

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  A due mesi dall'alluvione che ha provocato molti danni a palazzi, negozi e quant'altro- senza contare la morte di sei persone- viene realizzato un presepe, con i resti di tutto ciò che è stato distrutto. Pezzi di macchine e motorini, rami e piante, vetri e mattonele, strappati via da...

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A due mesi dall’alluvione che ha provocato molti danni a palazzi, negozi e quant’altro- senza contare la morte di sei persone- viene realizzato un presepe, con i resti di tutto ciò che è stato distrutto. Pezzi di macchine e motorini, rami e piante, vetri e mattonele, strappati via dall’acqua, fanno ora parte di un presepe costruito all’interno della chiesa Santa Margherita del quartiere genovese di Marassi. Padre Francesco Lia, parroco della chiesa, dice:”Vedendo quei detriti ho pensato che da qui deve rinascere il quartiere, e l’abbinamento la nascita di Gesù che si celebra a Natale mi fatto venire l’idea di realizzare il presepe.” Il tradizionale angelo dell’Annuncio del presepe indossa una delle magliette “Non c’è fango che tenga”, realizzate da un’idea di padre Francesco, con il fine di raccogliere fondi per le popolazioni alluvionate. Da quel maledetto 4 novembre, son cambiate molte cose, ma la città è tornata quasi alla normalità.