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Gentiloni su Siria: 'L'uso di armi chimiche è inaccettabile'

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Il premier ha affermato che l'Italia non è un paese neutrale, che sceglie di volta in volta con chi schierarsi tra alleanza Atlantica e Russia

Il premier Paolo Gentiloni, in occasione di un incontro in Aula alla Camera, ha fatto un importante intervento sulla questione della Siria. In particolare, nel discorso si è evidenziata la condanna dell’utilizzo delle armi chimiche. Poi, Paolo Gentiloni ha affermato che l’Italia non è un paese neutrale, che di volta in volta sceglie se schierarsi con la Russia, oppure con l’alleanza atlantica, ma bensì un coerente alleato degli Stati Uniti. Si tratta di una precisa scelta di campo. Applausi da parte dei deputati del Partito Democratico e di Forza Italia. Impassibili, invece, i deputati del Movimento 5 Stelle.

Gentiloni su armi chimiche

Paolo Gentiloni ha fatto un lungo intervento in Aula alla Camera sulla situazione in Siria. Secondo il nostro attuale premier, non è possibile accettare che si torni a 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale a legittimare l’uso della armi chimiche. Paolo Gentiloni ha affermato che la città di Duma, che si trattava dell’ultima roccaforte dei ribelli, “è stata oggetto di un attacco in cui secondo ogni evidenza si è ripetuto l’uso di armi chimiche: probabilmente cloro miscelato con sarin o agenti assimilabili. Fonti diverse hanno confermato decine di morti e centinaia di feriti. Ma abbiamo la certezza purtroppo che a seguito del veto della Russia alla proposta del Consiglio di sicurezza l’iniziativa per accertare la verità e le responsabilità è stata bloccata”.

Italia e alleati

Paolo Gentiloni ha poi sottolineato che l’Italia è un coerente alleato degli Stati Uniti, e non uno stato che rimane in posizione neutrale, nell’attesa di scegliere se schierarsi con l’alleanza atlantica o la Russia. Si tratta di una scelta di campo. A questo punto del suo discorso, sono giunti gli applausi dei deputati del Partito Democratico, seguiti successivamente da quelli di Forza Italia. I deputati del Movimento 5 Stelle sono invece rimasti immobili.
L’azione dello scorso 14 aprile effettuata da Stati Uniti, Inghilterra e Francia è una risposta, secondo il premier Paolo Gentiloni, “motivata, mirata e circoscritta. Non ci sono indicazioni di vittime civili né indicazioni di danni collaterali”. Ciò è prova che la risposta è stata coordinata con attori presenti per scongiurare vittime civili.

Paolo Gentiloni ha poi affermato che il conflitto è senza fine, il regime è responsabile di crimini inauditi. A chi si domanda il famoso ‘cui prodest’ perché Assad avrebbe dovuto accanirsi ora che sta vincendo con armi chimiche a Duma, il nostro premier risponderebbe che di ragionevolezza in questi sette anni di conflitto ne ha vista ben poco. “Ho visto francamente in questi anni solo l’irragionevole logica del terrore, quindi non mi domando dove sia la ragionevolezza dell’uso di armi chimiche contro il proprio popolo”. Per quanto riguarda il piano politico e diplomatico, l’Italia ha sempre sottolineato ai suoi alleati, fin dall’inizio, la propria contrarietà ad ogni escalation. Ed è stata ribadita la convinzione dell’impossibile di trovare una soluzione solo ed esclusivamente con l’uso della forza. “Non si tratta di una posizione recente o improvvisata. È quanto andiamo ripetendo da anni ai nostri alleati”.