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Giampiero Massolo: chi è l'ipotetico premier

Giampiero Massolo, possibile futuro premier

Giampiero Massolo potrebbe essere la figura terza scelta da Lega e M5S come candidato alla presidenza del Consiglio.

È comparso un nuovo nome nella lista dei possibili premier. Si tratta di Giampiero Massolo, 64 anni, diplomatico e presidente di Fincantieri. L’ipotesi Massolo sembra mettere d’accordo la Lega e il Movimento 5 Stelle, che in queste ore stanno cercando di trovare una figura terza da proporre come presidente del Consiglio.

Massolo, possibile premier

Continua la ricerca del candidato alla presidenza del Consiglio che metta d’accordo le due principali forze politiche del Paese, la Lega e il Movimento 5 Stelle. Dopo l’ultimatum di Mattarella, che il 9 maggio ha concesso 24 ore ai partiti per elaborare, di comune accordo, un’ipotesi di governo, Salvini e Di Maio hanno presentato un nuovo nome. Si tratta di Giampiero Massolo, 64 anni.

Massolo non è estraneo al mondo della politica. Durante il governo Andreotti, ha ricoperto l’incarico di consigliere diplomatico a Palazzo Chigi. Nel 1994, anno del primo governo Berlusconi, è stato a capo della segreteria del presidente del Consiglio. Ha continuato a ricoprire incarichi rilevanti anche durante i successivi esecutivi, da D’Alema a Fini. Il suo nome compariva nella rosa dei papabili per la carica di Ministro degli Esteri sotto il governo Monti. Attualmente, Massolo è a capo dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) ed è il presidente di Fincantieri.

Sembra insomma che Salvini e Di Maio vedano in Massolo la figura terza che stanno cercando come candidato premier. È possibile che la sua candidatura venga approvata anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

L’ultimatum di Mattarella

Proprio Mattarella ha dato un ultimatum alla Lega e al Movimento per la formazione del nuovo governo, a più di due mesi dalle elezioni del 4 marzo. Il 9 maggio, il capo dello Stato ha concesso ai due partiti politici altre 24 ore per consultarsi e arrivare a un’ipotesi congiunta di governo.

Non tutto, però, è nelle mani dei leader della Lega e del M5S. Al contrario, Mattarella ha sottolineato che la sua approvazione tramite decreto, controfirmato dal futuro premier, sarà indispensabile per la formazione del nuovo esecutivo.

Il discorso sull’UE

Nel discorso di apertura della conferenza “The State of the Union 2018, solidarietà in Europa“, tenutasi il 10 maggio, Sergio Mattarella ha affrontato temi importanti non solo per l’Unione Europea ma anche per l’Italia e il suo futuro governo. Le parole del capo dello Stato hanno sottolineato l’importanza della coesione tra i Paesi dell’Unione. Le sfide che l’Europa deve affrontare sono troppo grandi per gli Stati presi singolarmente.

“Di fronte a tutto questo, pensare di farcela da soli è pura illusione o, peggio, inganno consapevole delle opinioni pubbliche”. Un atteggiamento nazionalista ed euroscettico è stato definito da Mattarella un “sovranismo inattuabile“.

Impossibile non cogliere il chiaro riferimento proprio a Lega e Movimento 5 Stelle, che durante la campagna elettorale si sono fatti portavoce dell’euroscetticismo, posizione non condivisa dal Presidente della Repubblica. Lo sanno bene i pentastellati, che dopo le elezioni di marzo si sono aperti a posizioni decisamente filo-europeiste.