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Gianfranco D'Angelo, morto a Roma il famoso comico della tv degli anni '80

Gianfranco D'Angelo

Gianfranco D'Angelo è morto a Roma all'età di 84 anni. Ricoverato al Policlinico Gemelli, è scomparso dopo una breve malattia.

Gianfranco D’Angelo è morto a Roma all’età di 84 anni. Ricoverato al Policlinico Gemelli, è scomparso dopo una breve malattia. Era un comico molto famoso che ha caratterizzato la tv degli anni ’80.

Gianfranco D’Angelo: morto a Roma a 84 anni

L’attore Gianfranco D’Angelo è morto a Roma all’età di 84 anni. Il 19 agosto avrebbe compiuto 85 anni. Era un attore, un comico, un cabarettista e un doppiatore, che ha segnato la tv degli anni ’80, con un successo incredibile. L’uomo era ricoverato al Policlinico Gemelli ed è scomparso a causa di una breve malattia. “L’attore Gianfranco D’Angelo è morto nella notte fra il 14 e il 15 agosto al Policlinico Gemelli di Roma dopo una breve malattia. Avrebbe compiuto 85 anni il 19 agosto” ha fatto sapere il suo ufficio stampa. Gianfranco D’Angelo era nato a Roma nel 1936. Ha recitato in moltissimi film, a teatro e in televisione in programmi cult come “Drive In“, “Odiens” e la prima edizione di “Striscia la notizia“.

Morto Gianfranco D’Angelo: la sua carriera

Gianfranco D’Angelo ha debuttato in teatro nel 1963. Ha avuto ruoli in diverse commedie, come “Alleluja brava gente” di Garinei e Giovannini. Durante l’esperienza in teatro ha mostrato le sue doti da cabarettista e ha iniziato ad esibirsi in tutta Italia, fino ad approdare al Bagaglino di Pier Francesco Pingitore, che all’epoca aveva dato spazio a talenti come Enrico Montesano, Pippo Franco e Gabriella Ferri. Con quel gruppo, nei primi anni ’70, D’Angelo ha debuttato in televisione. Ha ottenuto un grande successo anche con “Milleluci“, “Dove sta Zazà” e “Mazzabubù“. In quegli anni è diventato uno dei protagonisti di molti titoli cult della commedia sexy, come “La liceale“, “La dottoressa del distretto militare” e “La soldatessa alle grandi manovre“. Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, su Rai 1, è diventato protagonista di diversi programmi comici, come “La sberla“, dove ha inaugurato il sodalizio con Ezio Greggio, “Tilt” e “Signori si parte“.

Morto Gianfranco D’Angelo: la televisione

La televisione ha iniziato a puntare su di lui. Nel 1983 è approdato in Finivest alla corte di Antonio Ricci con “Drive In“. Il suo successo è stato davvero eccezionale e ha regalato al programma personaggi come Has Fidanken, il giornalista Gervasetto, e tantissime imitazioni, tra cui quella di Raffaella Carrà, Pippo Baudo e Marina Lante della Rovere. Nel 1988, con Ezio Greggio e Lorella Cuccarini, ha condotto “Odiens“, e in seguito, sempre con Ezio Greggio, ha presentato la prima edizione di “Striscia la notizia“. Un sodalizio davvero importante, quello con Greggio. La coppia televisiva era davvero molto amata ed è riuscita ad ottenere un successo incredibile, dando il via alla prima edizione di “Striscia la notizia“, programma televisivo ancora oggi molto amato. Nel 1992 ha interpretato la sitcom “Casa dolce casa” con Alida Chelli e nella seconda metà degli anni ’90 è tornato in Rai, partecipando a diverse edizioni di “Carramba che sorpresa”. Nel 2019 era apparso nel film “W gli sposi” diretto da Valerio Zanoli. Negli ultimi anni è tornato a dedicarsi al teatro. Gianfranco D’Angelo è scomparso la notte tra il 14 e il 15 agosto, dopo una breve malattia, mentre era ricoverato al Policlinico Gemelli e lascia due figlie, Daniela e Simona, entrambe attrici.

Morto Gianfranco D’Angelo: le parole del ministro della Cultura

Con Gianfranco D’Angelo il mondo dello spettacolo perde un grande talento, un comico che ha fatto della semplicità e dell’immediatezza il suo tratto distintivo. Mi stringo alla famiglia in questa triste giornata” ha dichiarato Dario Franceschini, ministro della Cultura. Un messaggio di condoglianze nei confronti della famiglia dell’attore, in un momento di grande dolore.