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Gianfranco Fini su Giorgia Meloni: "Non è fascista, è una donna di destra in gamba"

Gianfranco Fini

Le riflessioni di Gianfranco Fini su Giorgia Meloni, sulla guerra in Ucraina e sull'imbarazzo creato da Berlusconi nel Ppe europeo con le sue parole

Gianfranco Fini è netto su Giorgia Meloni: “Non è fascista, è una donna di destra in gamba”. L’ex leader di Alleanza Nazionale lo ha detto intervenendo a Mezz’Ora in più di Lucia Annunziata. Ha spiegato l’esponente che fu del Movimento sociale italiano e fondatore di Alleanza nazionale: “Giorgia Meloni non è fascista, è una donna di destra in gamba”. Fini ha toccato il tema chiave sulla decisione della premier di andare a Kiev entro il primo anniversario dello scoppio della guerra.

Cosa ha detto Gianfranco Fini su Giorgia Meloni

Poi ha avuto anche una riflessione sulle polemiche scoppiate dopo le frasi di Silvio Berlusconi su Volodymyr Zelensky. Ha detto Fini: “Le sue posizioni? Cose già note, le sue esternazioni hanno danneggiato in primo luogo Berlusconi, come si vede dal Partito popolare europeo, arrivato a una decisione senza precedenti. Perché Weber ha deciso di annullare l’incontro napoletano? Perché buona parte delle delegazioni nazionali del Ppe avevano detto: ‘Noi a Napoli non veniamo, perché siamo in imbarazzo e non vogliamo incontrare Berlusconi'”.

Il caso Berlusconi e il viaggio a Kiev

E ancora: “Berlusconi poi ha corretto, dicendo che ‘è uomo di pace’, ed è vero. Meloni ora fa bene ad andare a Kiev, a maggiore ragione. Dopo di che contano i fatti, e Forza Italia ha votato sempre tutti i provvedimenti del governo. Poi resta l’imbarazzo”. E non è finita in merito al Cav ed a Forza Italia: “Sta implodendo? No, direi proprio di no, Forza Italia è una monarchia, Berlusconi non è solo il fondatore e il leader, è la Suprema corte. I ministri di FI, tutti leali a Berlusconi a partire da Tajani, hanno votato a favore sul Superbonus e per gli aiuti all’Ucraina. C’è una dialettica interna a quel partito che si riflette”. La chiosa è stata sul caso Donzelli: “Non si confonde un’Aula con un comizio, Donzelli ha dimenticato di essere un autorevolissimo esponente del partito della presidente del Consiglio. Dopo l’invito a tenere i toni bassi dice che il Pd si inchina alla mafia. Accuse del tutto infondate”.