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Gino Strada: decreto Salvini è un atto di guerra

Gino Strada

Il fondatore di Emergency Gino Strada critica il decreto Salvini ma sottolinea come la guerra ai migranti l'abbia iniziata Marco Minniti.

Dopo il varo del decreto Salvini, che unisce in un unico provvedimento norme sulla sicurezza e sull’immigrazione, si fa sentire Gino Strada. Il fondatore di Emergency infatti tuona: “E’ il più recente atto di guerra contro i migranti, che sono i mostri del momento”.

Gino Strada contro Minniti e Salvini

Questo non sarebbe però “il primo atto di guerra iniziata – precisa – dalla politica, non dagli italiani perché in Italia negli anni precedenti c’erano stati straordinari esempi di accoglienza e di integrazione”. Il primo “a dichiarare guerra ai migranti e in subordine anche alle organizzazioni umanitarie che cercano di salvargli la pelle” non è stato però Matteo Salvini ma l’ex ministro dell’Interno “Marco Minniti“, sostiene quindi Strada in un’intervista a Radio Capital.

Gino Strada sottolinea come nel decreto sia state inserite non solo cose incostituzionali ma “addirittura grottesche”. Ad esempio “c’è scritto che si può revocare la cittadinanza italiana in caso di furto”, evidenzia, ironizzando sul fatto che invece la Lega ha sottratto agli italiani 49 milioni di rimborsi elettorali ma potrà invece restituirli “in comode rate mensili (in realtà bimestrali, ndr) e tanto chi c… se ne frega”, osserva.

Contro le guerre sotto ogni forma

“A me quello che spaventa è la disumanità di questi atteggiamenti, sempre la stessa logica ‘noi contro gli altri’, contro il nemico di turno che dobbiamo costruire in qualche modo raccontando balle come si è sempre fatto per costruire nemici” prosegue.

“Questi signori della politica – prosegue l’attivista – prima di quella di Minniti, oggi di quella di Salvini, la pensano in questo modo: ‘Che crepino pure, basta che non vengano qui da noi'”. Questo è il pensiero che a me spaventa ( e spaventa persino Dario Argento, ndr) quando si incomincia a cercare di giustificare e a dire menzogne per far passare l’idea che ‘quelli sono il nemico’”.

“Mi piace pensare che le migrazioni soltanto un cretino può pensare di fermarle” puntualizza Gino Strada, e ovviamente bisognerà capire chi si sentirà a questo punto tirato in mezzo. “Io non sono né di destra né di sinistra e per il mestiere che faccio e per l’associazione che ho contribuito a fondare sono contro la guerra, in qualsiasi forma si presenti” chiarisce quindi.