> > Gioielliere sequestrato a Bologna da una banda di slavi, ritrovato in un campo

Gioielliere sequestrato a Bologna da una banda di slavi, ritrovato in un campo

gioielliere sequestrato

Gioielliere sequestrato a Bolgona. L'uomo stava percorrendo la strada in bicicletta quando i malviventi lo fermano e lo caricano su un furgone con la forza.

Gioielliere sequestrato a Bolgona. L’uomo stava percorrendo la strada in bicicletta quando alcuni malviventi lo fermano e lo caricano su un furgone con la forza. La vittima è poi stata picchiata, legata e minacciata da una banda di malviventi di origine slava. L’opinione pubblica è quasi incredula ascoltando una vicenda simile. Sembra quasi la trama di un film. Ma invece è tutta la realtò, purtroppo. L’uomo ha denunciato l’accaduto alle autorità che sono subito entrate in azione per smascherare i malviventi.

Gioielliere sequestrato

E’ la vicenda di un uomo che commercia oggetti preziosi, lui è Giorgio Vitali e ha 66 anni. Durante la notte ha rischiato la pelle a causa di una banda di malviventi che lo hanno preso con la forza e sequestrato. Per fortuna ora è libero, sano e salvo ma quello che ha vissuto difficilmente portà dimenticarlo. La vicenda si svolge durante la tarda sera, alle 23 una coppia dà l’allarme alla polizia.

I due trovano un furgone Volkswagen Transporter abbandonato sul ciglio della strada. Il mezzo era senza targa e abbandonato. Per fortuna il gioielliere è riuscito a rompere uno dei finestrini del furgone così da attirare l’attenzione della coppia che abita poco lontano dal luogo del ritrovamento.

Il ritrovamento

L’uomo è stato ritrovato dalla coppia completamente ricoperto di sangue e con il volto tumefatto. Aveva anche dei lacci intorno ai polsi che gli impedivano di muoversi. L’uomo senza dubbio ha passato una serata colma di terrore. Immediatamente sono arrivati gli agenti della polizia che si sono precipitati sul posto per constatare la situazione.

Sono arrivati anche i vigili del fuoco che si sono occupati di aprire il furgone e facilitare così l’uscita della vittima. Il 118 poi ha trasportato il gioielliere sequestrato d’urgenza all’ospedale Maggiore. Le sue condizioni non sono considerate gravi per fortuna. Appena ha ripreso conoscenza la vittima ha poi chiamato il cognato per informarlo e chiedergli di controllare sia la sua abitazione che il suo laboratorio.

I sopraluoghi

A fare i primi sopraluoghi sono stati sono stati i carabinieri in compagnia della squadra mobile. Le forze dell’ordine si sono recate sia presso la sua abitazione che presso il laboratorio dove l’uomo lavora. Gli agenti hanno controllato l’inventario degli oggetti fino a tarda notte. I sequestratori pare che non abbiano rubato niente. Il signor Vitali ha poi raccontato come i malviventi si sono avvicinati a lui e lo hanno minacciato. L’uomo stava girando in bicicletta quando un furgone ad un certo punto si è affiancato e da questo sono usciti un gruppo di malviventi probabilmente di origine slava.

Un altro episodio

Il 17 dicembre del 1998 lo stesso Giorgio Vitali era stato vittima di un’altro episodio piuttosto violento. L’uomo anche in quell’occasione miracolosamente si è salvato. In quel lontano ’98 i rapinatori erano tre. I malviventi gli hanno anche sparat prendendolo però, fortunatamente, di strisico. Da quel’episodio ne uscì fuori con qualche ferita da arma da fuoco superficiale.

Due degli aggressori furono fermati quasi subito dagli agenti di polizia mentre il terzo fu individuato in Perù dopo sei anni di latitanza. Vitali è molto conosciuto nel paese e in tutta la zona. Lui commercia gioielli preziosi, soprattutto orologi e opere d’arte. La banda ovviamente ha tenuto sotto controllo per un certo periodo i movimenti di Vitali, oppure, qualcuno a lui vicino ha aiutato la banda comunicando informazioni lavorative.