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Giorgetti contro Salvini: "Dice alcune cose e ne fa altre"

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Giorgetti non le manda a dire: con Salvini la situazione non è mai stata così tesa

Giorgetti contro Salvini: il titolare del Mise ormai concorda con il leader della Lega solo sul mandare Draghi al Quirinale. Sul resto, mai stati così distanti.

Giorgetti contro Salvini: “Dice alcune cose e ne fa altre”

“Salvini ha cambiato linguaggio ma talvolta dice alcune cose e ne fa altre. Può fare cose decisive e non le fa”: a parlare è Giancarlo Giorgetti, che ha commentato la figura del leader della Lega Matteo Salvini, con cui nell’ultimo periodo non corre buon sangue. L’attacco prosegue: “ll problema non è Giorgetti, che una sua credibilità internazionale se l’era creata da tempo -parla di se stesso in terza persona-. Il problema è se Salvini vuole sposare una nuova linea o starne fuori. Questa scelta non è ancora avvenuta perché, secondo me, Matteo non ha ancora interpretato la parte fino in fondo -continua Giorgetti-. Lui è abituato a essere un campione d’incassi nei film western. Io gli ho proposto di essere attore non protagonista in un film drammatico candidato agli Oscar. È difficile mettere nello stesso film Bud Spencer e Meryl Streep. E non so che cosa abbia deciso…”.

Giorgetti consiglia a Salvini di rivedere i rapporti con la Meloni

Ma Giorgetti non si ferma qui: consiglia al numero uno della Lega di rivedere i rapporti con Giorgia Meloni. “I western stanno passando di moda. Secondo me, sono finiti con Balla coi lupi -commenta-. Adesso in America sono molto rivalutati gli indiani nativi”. Un metafora per dire che rispetto a Fratelli D’Italia le cose devono cambiare. E la linea di Giorgetti viene apprezzata da molti nella Lega: “Tocca cambiare partito, Matteo non ne azzecca più una!” sono le voce che circolano all’interno del Carroccio.

Giorgetti e Salvini d’accordo solo su Draghi

Insomma, tra Giorgetti e Salvini la situazione non è mai stata così tesa. Su un unico punto entrambi sono però d’accordo: nominare Draghi nuovo presidente della Repubblica. Anche se Salvini, in realtà, nutre ancora speranze per Berlusconi. (anche se Matteo continua ad alimentare le speranze di Berlusconi). Giorgetti è stato chiaro: “La soluzione sarebbe stata confermare Mattarella ancora per un anno. Ma se questo non è possibile, va bene Draghi. Lui potrebbe guidare il convoglio anche dal Quirinale. Sarebbe un semipresidenzialismo de facto in cui il presidente della Repubblica allarga le sue funzioni approfittando di una politica debole. Draghi baderebbe soprattutto all’economia”.