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Giorgia Meloni, un mese da premier: ecco tutto quello che finora è stato fatto dal nuovo Governo

Dai ‘rave’ alla manovra, un mese di governo Meloni

Dai rave alla manovra di bilancio: tutto ciò che è stato fatto in un mese dal nuovo premier, Giorgia Meloni.

La manovra di bilancio del governo Meloni segna un mese esatto dall’insediamento dell’esecutivo: infatti, lo scorso 22 ottobre nel salone delle feste del Quirinale, la neopremier e i ministri giurano nelle mani del Capo dello Stato.

Un mese del Governo Meloni: la norma contro i rave party 

Il 31 ottobre poi arriva il primo Consiglio dei ministri operativo, dove il governo approva un decreto legge con una serie di tematiche che fanno immediatamente discutere,iniziando dalla cosiddetta norma sui rave party. La norma prevede un giro di vite per i ‘raduni illegali’, una stretta sui benefici sull’ergastolo ostativo con il rinvio della riforma Cartabia del processo penale al 30 dicembre e un anticipo della scadenza dell’obbligo vaccinale anti Covid per i sanitari. I quell’occasione, la Meloni si definisce fiera dell’intervento e assicura il popolo italiano che non ci sarà più “un approccio ideologico“, così l’ha definito lei, nei confronti del Covid. 

Tuttavia come detto pocanzi il decreto suscita molte polemiche: l’opposizione definisce le misure liberticida, portando il governo a riscrivere il testo, introducendo pene meno pesanti ed eliminando la parte che prevedeva le intercettazioni.

Il fronte internazionale 

Pochi giorni dopo, il 3 novembre, Meloni parte per la sua prima missione all’estero, a Bruxelles, per incontrare i vertici delle istituzioni europee e per l’occasione incontra Ursula von der Leyen, Charles Michel, Roberta Metsola e Paolo Gentiloni. Il fine dell’incontro, spiegherà la stessa Meloni, è:

“Smontare una narrativa che è stata fatta sulla sottoscritta e molto spesso sul governo italiano: non siamo dei marziani, siamo delle persone in carne e ossa che spiegano le loro posizioni. Mi pare che dall’altra parte ci fossero delle persone che avevano voglia di ascoltare“.

Proprio qualche giorno prima, in effetti, sul fronte internazionale si parlava del primo bilaterale informale con il presidente francese Emmanuel Macron, che era a Roma per un evento sulla pace organizzato dalla comunità di Sant’Egidio. I due leader si incontrano in un hotel romano ed ai giornalisti rilasciano interviste dalle quali emerge l’intenzione di una collaborazione leale tra due Paesi storicamente amici. Solo qualche giorno dopo, le promesse non vengono mantenute, a causa della questione migranti, che innesca uno scontro aperto tra Roma e Parigi.

Ancora oggi i rapporti con Parigi restano quantomeno freddi. Meloni e Macron si incrociano spesso al G20 di Bali, però senza rivolgersi la parola:

“Il dialogo è in corso a livello di ministri. L’Italia non può essere unico porto di sbarco dei migranti in Europa”.

In occasione del G20 di Bali la Meloni avvia una serie di contatti e colloqui bilaterali con i leader delle principali potenze mondiali: la premier incontra il presidente Usa, Joe Biden, il presidente cinese Xi Jinping, il premier indiano Narendra Modi. Senza dimenticare il canadese Justin Trudeau e il giapponese Fumio Kishida.

Inoltre, durante l’arco di questo mese l’esecutivo approva anche un nuovo ddl aiuti che proroga fino a fine anno i crediti di imposta per le imprese energivore e lo sconto benzina; conferma la rateizzazione delle bollette per le imprese, modifica il superbonus.

La manovra di bilancio 

Come accennato all’inizio, ad un mese esatto dall’inizio del suo Governo, arriva l’ok per la manovra di bilancio da 35miliardi, per la maggior parte destinati a fronteggiare “la vera emergenza, quella energetica”.

“Sono molto soddisfatta del lavoro fatto perché abbiamo scritto una legge di bilancio che non si limita a un lavoro ragionieristico ma fa delle scelte politiche. La presentiamo in appena un mese, e’ una manovra che ricalca e racconta di una visione politica”.