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Giorgini-Giulianova, la storia ricomincia

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Giorgini V – Missione Salvezza. Come titolo di un film potrebbe andare. Con lo sfondo del lungomare di Giulianova, ovviamente. Francesco Giorgini torna per la quinta volta al capezzale dei giallorossi per aiutarli ad evitare la caduta tra i dilettanti dopo diciassette anni consecutivi di profess...

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Giorgini V – Missione Salvezza. Come titolo di un film potrebbe andare. Con lo sfondo del lungomare di Giulianova, ovviamente. Francesco Giorgini torna per la quinta volta al capezzale dei giallorossi per aiutarli ad evitare la caduta tra i dilettanti dopo diciassette anni consecutivi di professionismo. Un’altra dura missione dunque per l’Allenatore per eccellenza nella storia del club, colui che quattordici anni fa sfiorò una clamorosa promozione in B perdendo la finale playoff contro l’Ancona, che precedette il clamoroso passaggio dello stesso Giorgini proprio sulla panchina dorica.

Fatale ad Ersilio Cerone la sconfitta nel delicato scontro diretto contro la Sangiovannese domenica scorsa, nella prima di ritorno: è stato il terzo stop consecutivo per gli abruzzesi, peraltro reduci dalla “promozione” al penultimo posto del girone B di Seconda Divisione dopo la penalizzazione inflitta alla Villacidrese. Certo il tecnico marsicano paga colpe non solo sue ma se è vero che il budget estivo è stato ridottissimo, è altrettanto innegabile che in pochi si aspettavano queste difficoltà per una squadra che rischia la seconda retrocessione consecutiva. Neppure il tradizionalmente florido vivaio ha per ora prodotto i talenti necessari per fare la differenza almeno nella lotta per la sopravvivenza: e pensare che in estate erano stati sacrificati molti gioielli, da Vinetot a Migliore fino a Campagnacci (tutti beffardamente avversari nel posticipo di lunedì Crotone-Reggina), ma le difficoltà societarie non hanno consentito di allestire una rosa all’altezza.

A Giorgini, che torna in pista dopo l’esonero di Terni nello scorso campionato, spetta dunque un compito arduo ma non impossibile: perché in fondo ne retrocederà una sola e perché il feeling con la piazza potrebbe rappresentare l’arma in più nei tanti scontri salvezza che attendono i giallorossi seppure le prime giornate, con Poggibonsi, Prato e L’Aquila all’orizzonte, si annunciano di sofferenza. Ma Giorgini è pronto: il cuore lo ha riportato a casa.