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Giorgio Bocca 'partigiano della parola': l'ultimo saluto a uno dei grandi

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Giorgio Bocca partigiano della parola: l'ultimo saluto a uno dei grandi Oggi i funerali. Eugenio Scalfari: 'Perdiamo un combattente di carattere'. Ezio Mauro: 'La lotta partigiana è stata la sua bussola, gli ha insegnato a distinguere il bene dal male' Folla ai funerali del giornalista scompa...

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Giorgio Bocca partigiano della parola: l’ultimo saluto a uno dei grandi
Oggi i funerali. Eugenio Scalfari: ‘Perdiamo un combattente di carattere’. Ezio Mauro: ‘La lotta partigiana è stata la sua bussola, gli ha insegnato a distinguere il bene dal male’

Folla ai funerali del giornalista scomparso il giorno di Natale. Alle esequie giornalisti, intellettuali, operai, persone venute da tutta Italia. Uno dei grandi del giornalismo italiano e ‘anti – italiano’ per eccellenza. E anche un ex bandito, protagonista delle sue cronache

Era un partigiano della parola. Così don Marco Vignolo, parroco della chiesa di San Vittore in corpo, ha definito Giorgio Bocca, durante i funerali celebrati in una basilica affollata di colleghi e amici, ma anche da tanta gente comune, del giornalista scomparso il giorno di Natale all’età di 91 anni.

Dopo aver letto un passo del Vangelo secondo Marco, Don Vignolo ha spiegato che per Bocca la parola poteva anche essere un’arma.

‘Era un grande tiratore di sciabola, forse anche di spada a doppio taglio – ha sottolineato il parroco – ma ha sempre creduto fortemente nel lavoro della parola.

Qualcuno ha detto che forse per lui la parola era un po’ ruvida, a volte anche abrasiva ma la parola in cui Giorgio Bocca si era impegnato era sempre una parola chiara’.


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