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Giornalista ucciso ad Atene con dieci proiettili, era un veterano della giudiziaria

Giorgios Karaivaz si occupava di cronaca giudiziaria

Giornalista ucciso ad Atene con dieci proiettili: Giorgios Karaivaz è stato avvicinato da due motociclisti che lo hanno crivellato di colpi

Giornalista ucciso ad Atene con dieci proiettili, Giorgios Karaivaz è stato freddato con dieci colpi di arma da fuoco mentre rincasava nel primo pomeriggio. E sembrerebbe essere stata una vera e propria esecuzione mirata quella che ha portato alla orribile fine della notissima firma della stampa greca, un’esecuzione su cui gli inquirenti stanno cercando di far luce. Il giornalista è stato ucciso di fronte alla sua abitazione, giusto mentre rincasava, nel popoloso sobborgo ateniese di Alimos, nella zona sud della capitale greca.

Giornalista ucciso ad Atene: l’agguato sotto casa

Giorgos Karaivaz era conosciutissimo nell’ambiente giornalistico del suo paese, e il fatto che sia stato ucciso con modalità così brutali e al contempo così “pianificate” sta spingendo gli inquirenti a far luce anche fra le sue inchieste. Il quotidiano Ta Nea riporta le modalità presunte dell’agguato: parrebbe che due uomini a bordo di una motocicletta si siano avvicinati a Karaivaz mentre rincasava dopo il lavoro. A quel punto uno dei due avrebbe aperto il fuoco colpendo il giornalista con non meno di dieci proiettili che non gli hanno lasciato scampo. Un funzionario della polizia di Atene ha infatti confermato che la vittima è “morta sul colpo” a seguito dell’impatto di almeno tre proiettili su centri vitali.

Silenziatore e grosso volume di fuoco

Sempre secondo le prime indiscrezioni che trapelano parrebbe che i killer abbiamo usato un’arma silenziata, questo per evitare di attirare l’attenzione ed essere sicuri, al contempo, di mandare a bersaglio quanti più proiettili possibili. La modalità è quelle tristemente nota usata per silenziare operatori dell’informazione scomodi perché bravi, a volte con protocolli da macellai . Il corpo esanime di Karaivaz è stato rinvenuto poco dopo esattamente dove i colpi lo avrebbero centrato, vicino alla sua auto parcheggiata vicino ad un parchetto.

Quel blog scomodo e le ospitate in tv

Karaivaz, che va a rimpinguare una folta schiera mondiale di colleghi martiri, era un cronista di giudiziaria fra i più seguiti e “tignosi” dell’ambiente giornalistico greco ed ha lavorato per numerosi quotidiani ed emittenti televisive. Il cronista era impiegato presso la televisione privata Star Tv come opinionista fisso. Proprio l’emittente ha confermato che l’uomo, poco prima di essere ucciso, si trovava a lavoro. Su cosa non è ancora dato saperlo, tuttavia l’attività di Karaivaz con il suo “Bloko”, portale dedicato al mondo criminale, aveva più volte smascherato fenomeni di malaffare diffuso.