Giovanna Mezzogiorno ha dedicato il suo primo corto (che la vede in veste di regista) al senso di inadeguatezza da lei vissuto quando, dopo la sua gravidanza, ingrassò 20 chili. L’attrice ha affermato che, durante quel periodo, il mondo del cinema l’avrebbe esclusa.
Giovanna Mezzogiorno i 20chili
Giovanna Mezzogiorno ha realizzato il suo primo corto (intitolato Unfitting) in veste di regista e ha spiegato come, dopo la sua gravidanza (ha avuto due gemelli), sarebbe ingrassata 20 chili e di quanto le critiche ricevute la abbiano fatta soffrire. “Il cinema ha iniziato a tagliarmi fuori e a ricamare leggende infondate su di me: è malata, non tornerà mai più in forma… Perfino una cisti sull’occhio che ho mostrato in un programma tv è servita ad alimentare le cattiverie su di me”, ha affermato, e ancora: “Volevo raccontare la mia storia che somiglia a quella di tante altre donne penalizzate perché non sono fisicamente perfette. Io, che ho quasi 50 anni, sono stata molto male. Ma per una ragazza questo tipo di pressione può essere devastante”.
L’attrice ha anche affermato di essersi sottoposta ad un dimagrimento violento per riuscire a perdere 20chili: “Mi sono lasciata condizionare dal mio ambiente, dalla società. Stavo impazzendo. Così ho intrapreso un dimagrimento violento che ha avuto gravi conseguenze sulla salute. È stata una debolezza di cui mi pento. Alla fine ce l’hanno fatta a farmi perdere venti chili, ma a che prezzo…”, e ha aggiunto: “Le donne sono state molto più crudeli degli uomini. La solidarietà femminile non esiste. È uno slogan di cui ci si riempie la bocca perché fa figo, si sbandiera perché richiama l’aria del tempo”. Sui social in tanti sono rimasti colpiti dalla sua storia e le hanno espresso la loro solidarietà e il loro calore.
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