Alberto Muraro Sul posto di lavoro lo chiamavano “il lurido”: era così che Alessandro Impagnatiello, il colpevole dell’atroce femminicidio ai danni di Giulia Tramontano, era stato descritto dalla sua stessa vittima, in un messaggio audio ad un’amica inviato pochi giorni prima della morte.
Giulia Tramontano: cosa è trapelato su Impagnatiello dagli audio all’amica
Gli inquirenti sono attualmente al lavoro per raccogliere quante più informazioni possibili sul delitto di Giulia Tramontano, uccisa a colpi di coltellate dal fidanzato fedifrago Alessandro Impagnatiello, che non solo ha ammesso di averla uccisa ma ha anche confermato di avere avuto negli ultimi tempi una storia clandestina con un’altra donna.
Tra gli elementi della vicenda emersi nelle ultime ore anche alcuni audio inviati da Tramontano ad un’amica, dove la vittima dichiarava che il fidanzato le aveva “rovinato la vita”. Sembra inoltre che Giulia Tramontano, dopo aver scoperto la tresca con una delle cameriere americane del bar dove il fidanzato lavorava, aveva parlato di lui all’amica come di “uno di quelli di cui non ci si può fidare, un arrongantello” che sul posto di lavoro era stato soprannominato “il lurido”.
In base al racconto della vittima, pare che fosse persino stato sospeso dal lavoro perché pizzicato a rubare gli incassi del locale.
