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Giuseppe Conte: "Alcune decisioni del governo hanno scontentato i cittadini"

Conte governo

L'ex premier Conte ha affermato che alcune decisioni dell'attuale governo hanno creato disorientamento nei cittadini e suscitato perplessità.

Nella sua prima intervista dopo la caduta del suo governo, l’ex premier Conte ha fatto il punto sulla nuova identità del Movimento Cinque Stelle e commentato alcune scelte dell’attuale esecutivo.

Conte sul governo

Raggiunto dal Corriere della Sera per la prima volta da febbraio, l’avvocato pugliese si è detto molto motivato e pronto a continuare a lavorare per il bene dei cittadini. Quanto al volto del nuovo M5S, ha spiegato che avrà un respiro più ampio e internazionale e sarà in costante dialogo con la società civile. “Allargheremo il nostro raggio di azione a tutti i ceti produttivi, anche a quelli a cui in passato non abbiamo guardato con la dovuta attenzione. Penso a tutta la filiera dei servizi, al commercio, alle piccole e medie imprese, ai lavoratori autonomi, ai professionisti“, ha sottolineato.

Conte ha poi affermato che presto incontrerà l’attuale Presiente del Consiglio e che, con la nuova leadership, il Movimento tornerà a far sentire la sua voce in modo chiaro. Quanto al governo ora in carica, ha continuato, non ha potuto non ammettere che alcune decisioni hanno scontentato i cittadini e suscitato perplessità. Soprattutto in merito al sostegno alle imprese, ad alcuni indirizzi in materia di tutela dell’occupazione e di transizione ecologica. A provocare disorientamento sono stati, secondo lui, quello che ha definito condono fiscale e l’emarginazione dell’Autorità anticorruzione.

Ma noi che abbiamo lavorato per la tenuta del Paese durante le fasi più acute della pandemia vogliamo essere protagonisti anche della ripartenza. Lo saremo in modo leale e costruttivo senza rinunciare ai nostri valori e alle nostre battaglie“, ha sottolineato.

Conte sul governo: “Non mi candido a Roma”

Per quanto riguarda la sua identità, ha spiegato, vorrà essere un leader eletto democraticamente e chiamato ad operare la sintesi in modo da orientare la rotta e tenere la barra dritta. Non ci sarà dunque un uomo solo al comando ma nuove figure e ruoli con numerosi organi che si occuperanno di rapporti col territorio, rapporti internazionali, iniziative legislative, scuola di formazione.

Quanto infine alle suppletive di Roma, ha confermato di non voler candidarsi alle elezioni perché “non posso assumere impegni con i romani che non potrei mantenere, devo dedicarmi a tempo pieno alla ripartenza del Movimento“.