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Giuseppe Di Matteo, un parco urbano per ricordare il bambino a 26 anni dall'omicidio

Giuseppe Di Matteo parco

Sono passati 26 anni dalla morte del piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso da Cosa Nostra l'11 gennaio 1996. A lui sarà dedicato un parco urbano.

La commissione straordinaria del comune di San Giuseppe Jato ha organizzato “Il filo della memoria”, una giornata in ricordo di Giuseppe Di Matteo, ucciso dalla mafia l’11 gennaio 1996, a pochi giorni dal suo quindicesimo compleanno. A lui sarà dedicato un parco urbano.

Giuseppe Di Matteo, un parco urbano in suo ricordo

Cosa Nostra lo uccise senza pietà né un briciolo di compassione quano lui era poco più che un bambino. Così il comune di San Giuseppe Jato ha ideato un progetto per ricordare Giuseppe anche dopo 26 anni dalla sua morte.

Alle 9.30 di martedì 11 gennaio 2022 è stato piantato un albero nel Giardino della Memoria a cura dei gruppi Archeologici d’Italia e dell’Ipaa di San Cipirello. Alle 10.45 c’è stata la presentazione del progetto parco urbano “Giuseppe Di Matteo”, organizzata presso la casa del fanciullo. Un’ora dopo la cerimonia di commemorazione “gli studenti jatini per Giuseppe”, curata dall’istituto comprensivo di San Giuseppe Jato. Per la Città Metropolitana di Palermo presente Antonella Marascia, segretario e direttore generale.

Giuseppe Di Matteo, un parco urbano a lui dedicato: le parole del sindaco

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha ricordato la giovane vittima, dichiarando: “Sono passati 26 anni dalla barbara uccisione di Giuseppe Di Matteo 26 anni legati insieme dal filo della memoria, un filo apparentemente invisibile, ma che continua a esistere e a manifestarsi in ogni azione compiuta nella direzione della legalità, della giustizia e della lotta contro la mafia e la violenza”.

Quindi ha aggiunto: “Una lotta che si fa ancora più urgente se si guarda all’età del piccolo Di Matteo e al diritto alla vita dei nostri giovani”.

Giuseppe Di Matteo, un parco urbano a lui dedicato: “Ricordarlo è un dovere civile”

Commentando il progetto dedicato a Giuseppe Di Matteo, Orlando ha sottolineato:Ricordare Giuseppe Di Matteo è un dovere civile, perché vuol dire ricordare la barbarie mafiosa e fare memoria di un bambino che amava la vita. Un sacrificio terribile che dev’essere uno stimolo affinché non si abbassi mai la guardia nei confronti di quella violenza criminale-mafiosa che ancora oggi condiziona tanti minori, spesso usati senza scrupoli da spacciatori di sostanze stupefacenti come emerso dalle recenti cronache”.

Quindi ha ribadito: Abbiamo il dovere di non dimenticare Giuseppe Di Matteo, tutti quei bambini uccisi dalle mafie e le sofferenze delle tante famiglie sconvolte da tali orribili abomini”.