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Giuseppe Lenoci, chi era il 16enne morto in un incidente durante lo stage

Giuseppe Lenoci

Giuseppe Lenoci è morto a soli 16 anni in un incidente avvenuto durante lo stage. Tra pochi mesi avrebbe ottenuto il diploma in termo idraulica.

Giuseppe Lenoci è morto a soli 16 anni in un incidente avvenuto durante lo stage. Tra pochi mesi avrebbe ottenuto il diploma in termo idraulica.

Giuseppe Lenoci, morto a 16 anni in un incidente durante lo stage

Giuseppe Lenoci aveva solo 16 anni e tra pochi mesi avrebbe ottenuto il diploma di termo idraulica che gli avrebbe dato il titolo di operaio specializzato. Aveva fretta di imparare il mestiere, nella speranza di raggiungere la sicurezza economica e l’indipendenza. Il giovane era cresciuto in una famiglia umile e desiderava tanto ottenere quel diploma. L’altra sua grande passione era il calcio e sognava di diventare un campione. Era originario di Monte Urano, in provincia di Fermo, e frequentava uno stage nel programma scuola-lavoro. Mentre era a bordo di un furgone della ditta in cui effettuava lo stage, ha perso la vita. Il mezzo è finito fuori strada e si è schiantato contro un albero. Il 37enne che era alla guida è rimasto ferito gravemente, e per Giuseppe non c’è stato nulla da fare.

Giuseppe Lenoci morto a 16 anni: “Un bravissimo ragazzo”

Luigi Sciamanna, responsabile della scuola calcio Asd Campiglione Monturano, è stato una figura di riferimento per Giuseppe. Aveva capito il suo grande talento e la sua voglia di riscatto. “Giuseppe è sempre stato un tipo introverso, taciturno ma un bravissimo ragazzo” ha dichiarato l’allenatore. “Giocava nel ruolo di attaccante, era battagliero, un po’ più alto dei suoi coetanei” ha aggiunto, raccontando che si allenava con serietà e impegno ed era molto rispettoso con gli avversari. “Era di animo buono, per questo si faceva voler bene da tutti” ha aggiunto. Negli ultimi anni il sogno che aveva da quando era piccolo si era andato a scontrare con le necessità in casa. Quel diploma per lui era la scelta migliore per guadagnare in modo onesto. “Ricordo una volta che non aveva gli occhiali anti urto, lo portammo dall’ottico e gli comprammo delle lenti a contatto. Non potrò mai dimenticare l’espressione che fece una volta che se le mise. Era veramente soddisfatto e non tanto perché quelle lenti gli avrebbero permesso di giocare. Ma perché si era sentito aiutato” ha raccontato l’allenatore.

Rabbia e dolore: “Avete le mani sporche di sangue”

La morte di Giuseppe Lenoci purtroppo non è l’unica sul lavoro. Meno di un mese fa è morto Lorenzo Parelli, 18enne ucciso da una trave d’acciaio durante l’ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro. Gli episodi purtroppo sono tanti e gettano ombre sulla sicurezza degli stage scolastici. Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, ha cercato ancora una volta di giustificare e intervenire sul sistema di funzionamento pericoloso, ma gli studenti continuano a scendere in piazza a protestare. Sono stati organizzati sit-in in tutta Italia sotto gli Uffici scolastici regionali, per chiedere l’abolizione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. Il 18 febbraio gli studenti hanno programmato una nuova manifestazione, per presentare nuove proposte per la loro idea di scuola. “Avete le mani sporche di sangue” si legge nei loro cartelloni, pieni di rabbia e dolore.