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Giuseppe Pedrazzini non fu ucciso ma segregato in casa per soldi

Giuseppe Pedrazzini

Giuseppe Pedrazzini non fu ucciso ma secondo il quadro accusatorio della Procura segregato in casa per soldi

Giuseppe Pedrazzini non fu ucciso ma forse segregato in casa per soldi, lo dicono i risultati dell’autopsia e lo stato, del tutto preliminare, dell’indagine sul decesso del 77nne di Cerrè Marabino. La morte dell’uomo sarebbe avvenuta per cause naturali ma restano i dubbi su come abbia fatto Giuseppe a finire in un pozzo, in fondo a quale fu ritrovato l’11 maggio 2022. Allo stato dell’arte la figlia Silvia, suo marito Riccardo Guida e la moglie del 77enne Marta Ghilardini sono indagati per omicidio, occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato perché in presunzione di crimine avrebbero indebitamente continuato a percepire la pensione.

Giuseppe segregato in casa per soldi

La procura ritiene che gli indagati abbiano segregato l’anziano in casa per continuare a percepire la sua pensione. Intanto su Il Resto del Carlino ha parlato la cognata, che ha detto: “Non ho mai avuto il coraggio di pensare che mio cognato l’avesse buttato nel pozzo vivo, è un fatto inimmaginabile, da fuori di testa. Nessuno di noi parenti si è costituito come parte civile, ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso e che faccia emergere la verità sull’ultimo periodo di vita di Giuseppe”. E ancora, riferendosi ai parenti: “Non hanno mai chiamato il dottore per farlo curare e anche per questo loro sono responsabili. Certo, non l’avranno buttato vivo nel pozzo però era a casa loro, evidentemente non l’hanno curato”.

“Non ci hanno mai fatto sapere nulla”

E in chiosa: “Non ci hanno mai fatto sapere nulla; anzi a noi parenti, quando cercavamo di avere notizie, ci dicevano che stava bene e non ci facevano mai parlare al telefono con lui. Ormai è passato un anno, mio marito e gli altri fratelli non trovano neanche più la forza di parlare del fratello Giuseppe, la fine che ha fatto resta per loro un tormento, qualcosa di disumano e inconcepibile”. La figlia di Giuseppe ed il marito si trovano in carcere, mentre la moglie ha l’obbligo di firma.