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Gli adempimenti fiscali per gli affitti brevi

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Il fenomeno degli affitti brevi sembra rimettere in moto anche parte del mercato immobiliare e ridare vita a una quantità di case rimaste sfitte per decenni. Un vero e proprio business, se fatto nella maniera giusta e soprattutto se si ha la fortuna di essere proprietari di un appartamento in una...

Il fenomeno degli affitti brevi sembra rimettere in moto anche parte del mercato immobiliare e ridare vita a una quantità di case rimaste sfitte per decenni. Un vero e proprio business, se fatto nella maniera giusta e soprattutto se si ha la fortuna di essere proprietari di un appartamento in una città strategica.

La casa di proprietà è sempre meno bene primario per gli italiani, che dimostrano invece di far loro una cultura della mobilità tipica delle popolazioni del Nord Europa, dovuta al cambiamento delle abitudini abitative e il modo di stare in vacanza o in trasferta, preferendo sempre più soggiornare in appartamenti in affitto piuttosto che in alberghi e hotel.

La messa a reddito di un appartamento in un grande centro con un affitto tradizionale rende oggi intorno al 4,6% lordo. Differente è la potenzialità se si sceglie di affittare per brevi periodi, che dipende sicuramente anche dalla città e che permette, secondo quanto affermato da HomeAway, ai proprietari delle case di avere una rendita media annua di 13 mila euro.

Dal punto di vista degli adempimenti fiscali, è bene ricordare che qualunque forma di affitto, anche se breve, deve essere regolata per legge con almeno la registrazione dell’ospite pagante. Tuttavia, se si tratta di affitti inferiori ai 18 mesi, la regolamentazione è differente rispetto al contratto di locazione standard che invece risponde alla legge sulle locazioni 431/1998.

Che si tratti allora di un contratto weekend, utilizzato per affitti di pochi giorni, o di un contratto casa vacanze, utilizzato invece per periodi inferiori a trenta giorni, la legge non prevede obbligo di pagamento di imposte di bollo o di registro, ma il proprietario della casa o comunque chi cede in locazione l’appartamento dovrà specificare eventuali spese accessorie richieste per il soggiorno e il deposito cauzionale.

Se invece il soggiorno dell’ospite supera i 30 giorni, si rientra nella formula dell’affitto breve non turistico che richiede la dichiarazione all’autorità locale dell’inquilino occupante l’abitazione con la motivazione del soggiorno e la registrazione di un contratto di locazione temporaneo, con bollo e raccomandata.
Negli ultimi tempi stanno inoltre emergendo realtà specializzate nella gestione integrale degli immobili in affitto breve: Guesthero è una di queste. Guesthero è il portale specializzato negli affitti brevi che offre ai proprietari tutti i servizi necessari per usufruire di questa grande opportunità di guadagno demandando la gestione dell’immobile a degli specialisti nel settore.