Enpa lancia un appello: catturare per gioco gli animali marini li condanna a una morte lenta.
Enpa contro la tortura del secchiello
L’Enpa, Ente nazionale protezione animali, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per tutelare gli animali marini.
Spesso i bambini che giocano sulla spiaggia catturano stelle marine, meduse, granchi e pesciolini e li lasciano imprigionati in secchielli sulla sabbia. Si divertono e osservano da vicino creature curiose e hanno la possibilità così di vederle da vicino. Quello che non sanno è che questa pratica condanna gli animali a una lenta tortura che spesso si conclude con la morte.
Le bestiole infatti, anche se rimesse in acqua, vanno incontro a morte certa a causa delle elevate temperature che può raggiungere l’acqua del secchiello lasciata al sole.
I genitori incitano i bambini a catturare gli animali al mare ma dovrebbero insegnare ai loro figli a rispettare tutte le creature. L’articolo 544 del codice penale dice oltretutto: “Chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni“.
Per questo l’Enpa ha lanciato una campagna di sensibilizzazione attraverso un video animato che consiglia come comportarsi al meglio con le creature marine. L’Enpa sottolinea anche che i bambini che rispettano gli animali sono adulti migliori perché un corretto comportamento sviluppa una migliore capacità di relazione con il mondo.
Il video inoltre suggerisce che esistono modi più divertenti e rispettosi per giocare in mare come raccogliere conchiglie e scoprire i fondali con la maschera.