> > Gli sparò e lo ridusse su una sedia a rotelle per un piatto di arrosticini

Gli sparò e lo ridusse su una sedia a rotelle per un piatto di arrosticini

Pecorale mentre sparava a Yelfry

Aveva detto che stavano "ridendo di lui" ed aveva preso la pistola: gli sparò e lo ridusse su una sedia a rotelle per un piatto di arrosticini

Quell’uomo gli sparò alle gambe e lo ridusse su una sedia a rotelle perché a suo dire nel locale dove lui faceva il cuoco ridevano di lui e per un piatto di arrosticini: la vittima faccia a faccia con il suo carnefice. In un’aula di tribunale è andata in “scena” la grande dignità di Yelfry Guzman nel rivedere in aula Federico Pecorale che fece fuoco su di lui a Pescara.

Sparò e lo ridusse su una sedia a rotelle 

Il cuoco di 23 anni era stato colpito nell’aprile 2022 da Federico Pecorale. L’imputato gli aveva inferto tre colpi di pistola nel ristobar dove la vittima, che vive a Chieti, stava lavorando, in piazza Salotto a Pescara. Ha preso avvio il processo con giudizio abbreviato a carico del 29enne abruzzese che è in carcere a Viterbo con l’accusa di tentato omicidio. L’imputato aveva gravemente ferito il giovane cuoco di origini dominicane “che oggi è su una sedia a rotelle”, come riporta Chiety Today. 

Tre colpi per un piatto di arrosticini

E da quanto si è appreso nell’aula del Gup erano presenti sia la vittima, difesa da Piero Bisceglie che l’imputato, difeso da Valentina Aragona. I media spiegano che il giudice ha accolto accolto la richiesta dell’avvocato di Pecorale perché si proceda con una perizia psichiatrica. Pecorale fece fuoco perché a suo dire ridevano di lui e perché  per lui era stata sbagliata la salatura di un piatto di arrosticini. L’imputato è originario di Montesilvano e la sera del crimine aveva provato a tornare con un taxi ma era stato arrestato poco dopo.