Emanuele Ruggerone Da uno scavo archeologico in Turchia è emerso un mosaico piuttosto particolare, antico e moderno assieme, allegro e triste. Si tratta della rappresentazione di uno scheletro semi sdraiato, con in mano una coppa di vino e, poco distanti, una bottiglia e una forma di pane. Poco dietro, una scritta esplicita che contestualizza in modo chiarissimo l’intera scena: “cerca di essere allegro e di goderti la vita”. Più o meno, si intende, lo slogan, se così possiamo chiamarlo, è in greco antico e, nella sua forma succinta, è molto più efficace di qualsiasi traduzione. Il significato, però, è proprio quello.
Lo scheletro ricorda la possibilità del trapasso e il fatto che la morte possa arrivare tutto sommato in qualsiasi momento o forma. Di fronte a un tale pensiero scuro, l’unica risposta valida è “stai allegro e goditela“, non pensarci su troppo, insomma, vivi e, finché puoi, apprezza la vita.
Il mosaico è stato ritrovato in Turchia, nella provincia di Hatay, e risalirebbe al III secolo a.C. (2400 anni fa) quando fu realizzato come parte ornamentale del pavimento di una dimora nobiliare della città di Antiochia, nella zona di confine fra le odierne Siria e Turchia. La scoperta sarebbe avvenuta già nel 2012, ma solo negli ultimi tempi sarebbero state concluse le prime valutazioni, in base alle quali questo mosaico sarebbe uno dei più raffinati e completi mai ritrovati.
