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Golden State killer, identificato dall'FBI dopo 40 anni

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Negli anni '70 la California ha tremato di paura senza aver mai avuto giustizia. Finalmente ora il colpevole è stato trovato.

Golden State killer è il nome con cui viene identificato il serial killer più famoso della California. Rimasto latitante per circa 40 anni l’uomo alla fine è stato scoperto ed arrestato, era rimasto nella stessa città in cui aveva commesso la maggior parte degli omicidi. La definitiva scoperta di uno dei serial killer più famosi, è stata possibile grazie alle nuove tecnologie legate al DNA.

Golden State killer, la storia

La storia del Golden State killer inizia nel 1976. Il suo terreno di caccia preferito erano i sobborghi residenziali di Sacramento, in California. L’uomo inizialmente si dilettava a spiare le persone finché una tentazione più grande non gli fece perdere letteralmente la testa. Il passo successivo fu quello di introdursi nelle abitazioni delle sue vittime. Una volta introdotto nelle case soleva rivelarsi all’improvviso coperto da un passamontagna ed armato di un coltello. Le donne single erano le sue vittime e venivano stuprate per poi essere derubate. Dopo aver trascorso un periodo in questo modo, decise di alzare il livello dei suoi crimini fino a colpire le case delle coppie.

Aveva conquistato una sicurezza di se stesso tale da essere in grado di gestire due ostaggi invece di uno. Sotto minaccia legava il compagno per poi stuprare la compagna davanti ai suoi stessi occhi. Ma tutto questo non era ancora sufficiente per il Golden State killer. Il suo istinto criminale lo portò ad alzare ulteriormente il grado di crudeltà. Da invadere temporaneamente le case delle sue vittime passò a soggiornarci per svariati giorni. Violentava le donne più volte e come se non bastasse mangiava il cibo dei suoi ostaggi e si fermava a guardare la tv. Poi cominciò ad uccidere.

Le vittime

Le prime vittime del Golden State Killer furono Robert Offerman di 44 anni e Debra Manning di 35. Entrambi furono uccisi con una pistola a Goleta. I proiettili non erano le uniche armi con cui faceva fuori le sue vittime, amava utilizzare anche bastoni. Charlene e Lyman Smith, sposati da soli tre mesi, morirono dopo una grande quantità di percosse. Questi furono solo alcune delle vittime del crudele serial killer della California. A lui sono infatti stati attributi ben 12 omicidi, più di 50 stupri e oltre 100 rapine a mano armata. Nonostante abbia commesso decine e decine di reati quest’uomo per lunghissimi 40 anni non fu mai trovato, fino al 2018.

A far rinascere l’interesse per questo caso ormai archiviato da tempo è stato il libro di una giornalista, Michelle McNamara, al cui interno parla della sua ossessiva ricerca nei confronti del Golden State Killer. La ricerca del DNA, che hai tempi degli omicidi non era ancora possibile, ha aperto una nuova frontiera sul caso. Grazie alla ricerca genetica è infatti stato scovato il criminale che latitava ormai da decenni.

Il serial killer

Lui è Joseph James DeAngelo un 72enne che il 24 aprile 2018 fu finalmente incastrato dal dipartimento dello sceriffo della contea di Sacramento. DeAngelo è un ex ufficiale di polizia in pensione. La sua identificazione era iniziata quattro mesi prima, quando i funzionari caricarono il profilo del DNA dell’assassino all’interno del sito web di genomica GEDmatch. E tra i profili generici collegati all’assassino solo uno poteva aver vissuto durante gli anni degli omicidi. Joseph James DeAngelo.