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Gomorra: nuovo video dei Fuossera ft. Raiz ambientato a Scampia

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La serie tv Gomorra sta aiutando i giovani a parlare delle proprie esperienze personali legate ai quartieri di Napoli (e dintorni) in cui vivono. Ecco come. Innanzitutto due parole sui Fuossera, composti da Sir Fernandez, O'Iank e Pepp' J One, vengono da Piscinola (NA). Nelle loro liriche lasciano...

La serie tv Gomorra sta aiutando i giovani a parlare delle proprie esperienze personali legate ai quartieri di Napoli (e dintorni) in cui vivono. Ecco come.

Innanzitutto due parole sui Fuossera, composti da Sir Fernandez, O’Iank e Pepp’ J One, vengono da Piscinola (NA).
Nelle loro liriche lasciano sempre spazio alla scelta se non senza difficoltà dato il quartiere in cui sono ambientate. Il botto mediatico l’hanno avuto nel 2005 quando, in collaborazine con i conosciutissimi Co’Sang, hanno pubblicato “Poesia Cruda” (ora diventato anche un brand), vero e proprio manifesto musicale delle due band. Nel 2017 uscirà il loro terzo album.

I Fuossra hanno ideato, in collaborazione con Casa Lavica Records e Raiz, un short video su Scampia e i suoi abitanti, intitolato “Surdat Ra’ Strad” (soldati della strada). Il video è nato da un’idea dei due cantanti dopo aver visto Gomorra e aver realizzato che alle persone serve sapere cosa davvero succeda in questi quartieri e chi sono le persone che li abitano.

Scampia, Secondigliano, Pizzofalcone (un’altra serie tv ne parla su Rai 1) sono posti di cui la gente diffida, nonostante la loro particolare bellezza e vengono discriminati. Discriminazione è proprio la parola che i Fuossera e Raiz vogliono abbattere a suon di musica.

Il video è visto come un manifesto di una nuova generazione di giovani che non vogliono più scendere in piazza a protestare contro Saviano e De Magristis ma intendono rispondere così, onde evitare di darl loro maggior visibilità mediatica.

Sono gente normale, questi abitanti di Scampia: vanno al lavoro, a scuola, combattono il degrado tutti i giorni e non tutti collaborano con la famigerata camorra.

Anche il regista del video, Giuseppe Di Vaio, abita a Scampia e grazie ai suoi corti sul quartiere è riuscito a ridare una speranza ai giovani che vi abitano, aggiudicandosi la spunta blu (ovvero più di 300mila followers) su Instagram, uno dei massimi riconoscimenti del momento per chi lavora con la fotografia oggi.

L’eroe di cui si parla nel testo della canzone è diverso da quello che si vede in televisione: ha il volto di un padre stanco, affaticato dal duro lavoro e dai problemi che abbattono la quotidianità (“Ogni padre stanco diventa il nostro eroe“).

Il video è stato presentato in anteprima in una scuola di Scampia il 19 gennaio, dove i protagonisti si sono intrattenuti a lungo in un dibattito con gli studenti intitolato “essere o non essere Gomorra?”; mentre il video è uscito sulle piattaforme social e iTunes il 20 gennaio.

Le reazioni?

Bellissime è dir poco. Alla gente piace questo video, piace moltissimo sia ai giovani che agli adulti, che commentano a cuore aperto la loro approvazione. Alcuni già parlano di ispirazione al cambiamento, altri sono convinti che i Fuossera e Raiz non avranno mai successo perchè raccontano la verità. A questo punto vien da dire meno male che esiste internet, cosi la canzone ha avuto modo di girare e far aprire gli occhi su questa (bellissima) realtà.

Su YouTube per ora ha “solo” 7000 visualizzazioni ma c’è una particolarità: alcuni ragazzi, nei commenti, scrivono “mio padre nel video, oddio”. Insomma, il messaggio è arrivato e i cantanti sperano resti impresso nelle menti di chi l’ha visto cosi da poter dare una nuova luce a un quartiere ormai definito da chi non vi ci abita “in disuso morale”.

Sembra quasi, ad ascoltare, una melodia dei grandi artisti americani, alle volte di difficile comprensione, ma forse è proprio questo il bello del messaggio lanciato nella canzone: dovete sforzarvi per capire i nostri testi (spesso in dialetto stretto), cosi come dovete fare uno sforzo per conoscere la nostra difficile realtà.