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Gonfiore addominale: è celiachia?

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Ventre gonfio e ritenzione idrica dopo aver consumato pasta, pane, focacce e pizza? Sicuramente sono i sintomi della celiachia, dell’intolleranza alimentare permanente al glutine Vi sentite gonfie e “lievitate” dopo aver consumato un pasto a base di grano e di farinacei? Beh, allora c’è un...

Ventre gonfio e ritenzione idrica dopo aver consumato pasta, pane, focacce e pizza? Sicuramente sono i sintomi della celiachia, dell’intolleranza alimentare permanente al glutine

Vi sentite gonfie e “lievitate” dopo aver consumato un pasto a base di grano e di farinacei? Beh, allora c’è un sospetto di intolleranza alle graminacee e di sensibilità che deve essere oculatamente scovato con test ed esami finalizzati per scoprire se effettivamente siete allergici al grano e al glutine. Se dopo l’assunzione del panino o della pizza o di un piatto di pastasciutta vi sentite gonfi con addome “lievitato”, percepite dei brividi e sudate “freddo”, con una buona dose di probabilità, siete celiaci. La “celiachia” è un’intolleranza alimentare permanente al glutine del sistema immunitario e l’assunzione di alimenti contenenti glutine induce ad una reazione dell’intestino tenue. Ciò che consegue è un’infiammazione cronica dell’intestino, che porta alla scomparsa dei villi intestinali: se nel soggetto non celiaco, la parete dell’intestino è rivestita da villi con funzione di assorbire dagli alimenti le sostanze nutritive essenziali, nel soggetto celiaco, i villi intestinali scompaiono e la mucosa intestinale viene danneggiata per cui l’intera superficie d’assorbimento delle sostanze nutritive si annichilisce provocando malnutrizione.

La celiachia è una patologia piuttosto complessa, cagionata da fattori ereditari, stile di vita, regime alimentare e condizioni ambientali: il fattore genetico riveste un ruolo preponderante nella trasmissibilità dell’intolleranza ai discendenti. I geni coinvolti nella predisposizione ereditaria sono molteplici: tra questi si annoverano i fattori del sistema HLA, geni in grado di scovare le molecole estranee all’organismo. I sintomi, nonché i campanelli d’allarme, che ci devono mettere in allerta variano da persona a persona ma sono, comunque, ascrivibili ai seguenti: calo ponderale dovuto al deperimento da malassorbimento di ferro, calcio e ciò cagiona, a sua volta osteoporosi, calcoli renali e malassorbimento di trigliceridi. Inoltre, molti soggetti affetti da celiachia, soffrono di ritenzione idrica e si “gonfiano” quando seguono una dieta con glutine, una componente proteica dei cereali presente nel frumento e in alcune varietà di cereali quali farro, spelta, triticale, orzo e segale. Pane, pasta, farina, pizza e biscotti ed in genere tutti i prodotti da forno, sono tutti alimenti che nascondono il glutine e provocano il “gonfiore” addominale di chi è celiaco.

Il ventre “gonfio” per i gas intestinali e per l’infiammazione, la ritenzione idrica dovuta al fatto che le cellule addominali infiammate trattengono più acqua fanno sembrare molti celiaci con un po’ di “pancetta” e di accumulo lipidico sull’area addominale. In effetti, non si tratta di adiposità localizzata, né di depositi di grasso ma di gonfiore addominale, di presenza di meteorismo e di flatulenza, sintomi tipici di chi deve seguire una dieta gluten free. In presenza di questi sintomi, prima di sottoporvi ai test ed esami che scagionino il sospetto, sospendete la dieta con il glutine e prediligere alimenti gluten free come l’amaranto, il carrube, le castagne, il grano saraceno, il mais, il miglio, il sesamo, il sorgo, la tapioca, la manioca, le patate, il riso.